NebuAd chiude e risorge come InsightReady

Sembrava essere destinata a rivoluzionare il settore della pubblicità online, eppure la piattaforma di behavioral advertising messa in piedi da NebuAd, che già aveva mostrato i primi segni di cedimento nel settembre 2008, appare ora definitivamente crollata sotto il peso delle critiche e delle autorità. La società appare comunque intenzionata a traghettare la sua tecnologia dagli Stati Uniti all’Inghilterra, paese ove il business legato al behavioral advertising appare decisamente più promettente.

NebuAd ha cominciato ha mostrare i primi segni di debolezza nel corso dell’estate 2008, anno in cui il Congresso aveva preso di mira il fenomeno del behavioral advertising, giudicato eccessivamente invasivo e lesivo nei confronti della privacy dei cittadini. In particolare, il fatto di pagare i differenti ISP al fine di poter “spiare” i loro utenti, avrebbe richiesto a monte un consenso esplicito da parte degli internauti, anziché un semplice avviso; al fine di poter osservare i movimenti dei cittadini all’interno della rete, la legislazione USA richiederebbe infatti un “opt-in”, ovvero una richiesta esplicita. Inizia così una lunga serie di licenziamenti da parte di NebuAd che porta alla chiusura degli uffici in Redwood City, California, il 25 settembre 2008. Oramai sommersa di debiti, la società promette un adeguato risarcimento a tutti i creditori e finisce con il dichiarare cessata ogni attività.

NebuAd sembra comunque intenzionata a rilanciare il proprio business all’interno del Regno Unito, sotto il nome di InsightReady. Tony Evans, ex-commercial director a NebuAd, avrebbe infatti dichiarato a ClickZ di essere attualmente al lavoro con la nuova compagnia e di come il direttore generale della divisione inglese di NebuAd sia attualmente anche il managing director di InsightReady.