Neelie Kroes: più investimenti con una rete unica

La Commissione Europea presenterà una serie di riforme per la condivisione delle infrastrutture di rete tra gli operatori di telecomunicazioni.
Neelie Kroes: più investimenti con una rete unica
La Commissione Europea presenterà una serie di riforme per la condivisione delle infrastrutture di rete tra gli operatori di telecomunicazioni.

Anche se non viene fatto esplicito riferimento alla creazione di un network di telecomunicazione pan-europeo, nel corso di un’intervista rilasciata al Financial Times, Neelie Kroes, Commissario Europeo per l’Agenda Digitale, conferma le intenzioni di armonizzare le diverse normative nazionali con l’obiettivo di stimolare gli investimenti nelle infrastrutture. Presto verranno illustrate una serie di riforme che dovrebbero ridurre la frammentazione del settore delle telecomunicazioni.

L’obiettivo è facilitare la fusione tra gli operatori di diverse nazioni, piuttosto che consolidare ulteriormente la loro posizione a livello nazionale:

Stiamo lavorando su una serie di misure volte a creare condizioni comuni e stabili in tutta l’Unione Europea per la concorrenza nelle telecomunicazioni, gli investimenti e la crescita, che dovrebbero rendere il consolidamento transfrontaliero più attraente. Forme diverse di condivisione degli asset possono promuovere la concorrenza e gli investimenti.

Secondo la Kroes, le linee guida delle riforme devono prevedere l’accesso regolato alle infrastrutture dominanti che incentivi ulteriori investimenti da parte di tutti gli attori, l’accesso alle infrastrutture di altre utilities a condizioni ragionevoli e la condivisione degli asset wireless. La Commissione Europea si occuperà dei meccanismi per la condivisione delle reti e l’accesso all’infrastruttura fisica che potrebbe aiutare a ridurre i costi di costruzione delle reti e accelerare lo sviluppo del network 4G.

Le riforme non prevedono la creazione di un unica authority europea, ma la Kroes spingerà verso una maggiore cooperazione tra la Commissione e le singole autorità nazionali. Gli operatori dovranno ora presentare le loro proposte sulla fattibilità di un mercato unico europeo delle telecomunicazioni.

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