Senza un vero mercato europeo delle telecomunicazioni che elimini tutte le attuali barriere e permetta agli operatori telefonici di offrire servizi innovativi ai cittadini di ogni stato membro, non sarà possibile nessuna ripresa per l’economia europea. Questo in sintesi il pensiero di Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea e responsabile dell’Agenda Digitale. La Kroes ha spiegato i principali problemi da risolvere e anticipato gli obiettivi che dovranno essere raggiunti a partire da settembre, quando verranno emanate le prime proposte.
Oggi tutte le tecnologie dell’informazione funzionano solo se esiste una rete di comunicazione, ma queste reti devono essere resistenti, veloci e pervasive. In Europa, come dimostra un report della GSMA, solo il 2% delle connessioni mobile raggiungeranno una velocità di 100 Mbps entro la fine del 2013.
La velocità media è circa la metà di quella disponibile negli Stati Uniti, mentre la percentuale delle reti LTE corrisponde solo al 6% del totale mondiale.
La situazione attuale non è sostenibile. Gli operatori non possono raggiungere economie di scala. Non possono pensare europeo e competere a livello globale. Non possono investire nella banda larga di cui abbiamo bisogno. I nostri cittadini non possono usufruire di nuovi servizi innovativi.
In Europea ci sono 27 normative differenti, una per ogni paese. Ciò ostacola l’ingresso di un operatore in un mercato diverso da quello in cui opera. La Commissione Europea vuole quindi eliminare al più presto tutte le barriere che impediscono agli operatori di attivare servizi in qualsiasi stato membro. È urgente creare un singolo mercato mobile. La Kroes suggerisce di realizzare una sorta di “passaporto”, con il quale gli operatori possono operare in ogni paese. Per portare la banda larga nelle case di tutti i cittadini è necessario coordinare a livello europeo le aste che assegnano le frequenze. Le norme devono essere unificate, così come la qualità dei servizi offerti agli utenti. I costi di roaming devono essere azzerati e gli abbonamenti “tutto incluso” devono essere validi in tutti i paesi.
I profitti degli operatori europei sono diminuiti fino al 2% in un anno, mentre nel resto del mondo sono aumentati di oltre il 5%. L’esempio è il mercato mobile negli Stati Uniti: i profitti sono il doppio rispetto all’Europa, nonostante il costo al minuto delle chiamate sia tre volte più basso. È necessario quindi migliorare la competitività, eliminando tutte le barriere esistenti. Solo così si potrà costruire un continente “connesso” con una economia basata sulla banda larga.