Negli USA è partita una piccola grande guerra contro Apple Pay, la nuova piattaforma di pagamenti mobile di Cupertino che utilizza l’NFC nei nuovi iPhone 6 e il Touch ID annullando la necessità di dover utilizzare fisicamente la carta di credito quando si effettua un pagamento in un negozio. Alcune importanti catene di negozi americane, che non hanno stretto accordi con Apple per l’accettazione della sua piattaforma, come Wal-Mart, Best Buy, Rite Aid e CVS, hanno dunque deciso di disabilitare il supporto all’NFC per impedire l’utilizzo di Apple Pay.
Questa mossa è da ricercarsi nel fatto che queste catene di negozi, che possono contare su decine di migliaia di punti vendita in tutto il territorio americano, nel 2012 si erano consorziate per creare una loro piattaforma mobile di pagamenti, chiamata CurrentC che dovrebbe debuttare il prossimo anno. La volontà di boicottare Apple Play, bloccando il suo possibile supporto, va dunque vista con la necessità di proteggere il loro investimento e la piattaforma di pagamenti mobile in fase di sviluppo che rischierebbe, in caso contrario, di “morire” ancora prima di debuttare. Un blocco che colpirà comunque non solo Apple Pay, ma anche tutte le altre piattaforme di pagamento mobile che utilizzano l’NFC, come Google Wallet.
In America si sta dunque facendo sempre più serrata la lotta per il predominio del mercato dei pagamenti mobile che sta creando una forte spaccatura tra commercianti e banche. Le banche e le società che emettono le carte di credito appoggiano Apple Pay perché vedono nella piattaforma di Cupertino un nuovo strumento che consentirà agli utenti di effettuare shopping utilizzando maggiormente le carte di credito e questo per loro significa maggiori introiti.
Ma sebbene Apple abbia lavorato per coinvolgere anche i rivenditori, sono solo 34 i partner commerciali ufficiali. CurrentC, invece, è una piattaforma di pagamenti pensata per includere maggiormente i commercianti e tagliare fuori le banche. Questa piattaforma non prevede infatti nessun accordo con gli istituti di credito e va a tagliare fuori gli intermediari ed i costi delle carte di credito. Il servizio, una volta lanciato, non andrà a sostituire le carte di credito in quanto tutti i pagamenti effettuati saranno addebitati direttamente sul conto corrente dei clienti.
Inoltre i negozianti spingeranno su questa piattaforma offrendo agevolazioni e sconti per il suo utilizzo.
Un sistema di pagamenti privo di costi per i commercianti è un qualcosa di molto attraente per le grandi catene e quindi non stupisce se questa nuova piattaforma sta ottenendo un largo consenso. Ci vorrà comunque ancora un anno per capire quanto successo potrà davvero ottenere questa piattaforma e se davvero potrà mettere nell’angolo Apple Pay che nel frattempo potrà contare su un anno di vantaggio per affinare il servizio.