Il governatore dello stato americano del Maine, John Baldacci, ha annunciato di voler estendere il programma di alfabetizzazione informatica con il quale, nel 2006, vennero forniti agli studenti 47.000 portatili Apple.
Il nuovo accordo, ancora in fase di ultimazione, prevede il considerevole aumento dei MacBook forniti dalla pubblica amministrazione fino a 100.000 unità. L’intento, è quello di garantire a più studenti e alle relative famiglie, l’accesso ad uno strumento semplice e potente per studiare, lavorare e condividere informazioni, anche in un perido di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando ora.
Le centomila unità, costerebbero allo stato 25 milioni di dollari l’anno, circa 242 dollari a computer per anno. La cifra, ribadisce il governatore Baldacci, non è significativa e non pesa sul bilancio statale. Questa affermazione è stata fatta in seguito alle polemiche sull’impiego del denaro pubblico per finanziare l’operazione.
Il Maine, che paga attualmente quasi 13 milioni di dollari per i laptop già in uso, ha come importante obiettivo l’eliminazione del “digital-divide”, cioè offrire a tutti le medesime possibilità di accesso alla rete e l’alfabetizzazione digitale.
Da quanto si evince valutando il prezzo irrisorio applicato ad ogni MacBook, per Apple eventi come questi sono dei veri e propri traguardi: la fedeltà alla piattaforma con cui un utente impara ad utilizzare il computer e la sicurezza data dalla conoscenza della stessa, sono infatti tra le prime motivazioni di ogni acquisto futuro.