Sorge a fianco della normale attività digitale di Rcs l’incubatore NEST, realizzato insieme a Digital Magics. Un modello di incubazione originale che mette assieme le competenze di chi fa venture e chi cerca nelle startup idee forti nel new media e nel marketing online.
La sede di via Rizzoli a Milano è il centro di un colosso mediatico nazionale, ma anche notoriamente in difficoltà nell’attivarsi verso il trasferimento digitale. Nulla da stupirsi, dunque, se Pietro Scott Jovane, l’ad del gruppo Rcs, cerchi di mettere in campo le proprie risorse logistiche e di servizi in ambito startup. NEST avrà il compito di sostenere una ventina di nuove imprese che puntino su progetti legati all’editoria declinata in diversi ambiti come lo sport, le news, i servizi e la mobilità. L’incubatore Digital Magics mette a dispozione la sua esperienza specifica e l’investimento di proprie risorse nelle startup ospitate fisicamente al quartier generale della Rcs in uno spazio di 400 mq.
Così ha commentato Jovane:
Il progetto rappresenta un’occasione di scambio reciproco tra le nuove realtà emergenti e una realtà, quella di Rcs, consolidata da una lunga e prestigiosa tradizione editoriale. Il mondo delle startup innesca un meccanismo di accelerazione e che ci consentirà di far sì che possano avere non solo buone idee, ma anche rilevanti per un settore industriale che si sta interrogando su quale deve essere il futuro del giornalismo.
Ci si dovrà abituare a questo tipo di convenzioni, l’ecosistema italiano di sta aggregando attorno a dei gruppi intenzionati a costruire vivai di innovazione nei diversi settori industriali del paese, per sopperire alla povertà di finanziamenti e credito del sistema e al crollo dei guadagni. Come nel calcio, se non puoi comprare Messi devi trovare il giovane talento che un giorno lo supererà.
Nel dettaglio, l’accordo prevede che entrambi i partner selezionino le startup e aiutino i fondatori a stilare un business plan, obbligandosi a sostenere le iniziative selezionate sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista dei servizi media, logistici e tecnici. Al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo intermedi, si procede, sempre congiuntamente, a una ulteriore capitalizzazione, prevedendo che in tali casi RCS possa acquisire una partecipazione di maggioranza accordandosi sulle relative condizioni economiche, mentre in caso di mancato raggiungimento di tali obiettivi, RCS può uscire dall’investimento. Per compensare l’exit strategy, qualora le iniziative dovessero raggiungere gli obiettivi finali previsti nel business plan, RCS garantisce a Digital Magics una exit alle condizioni stabilite di volta in volta.