Uno dei vantaggi legati alla diffusione degli apparecchi e delle tecnologie riconducibili all’ambito smart home è legato al risparmio energetico. Lo sa bene Nest, che con il suo Learning Thermostat offre proprio un dispositivo capace di tenere sotto controllo i consumi ed evitare gli sprechi, con ovvi benefici per il portafogli. Oggi il team, da qualche anno sotto il controllo della parent company californiana Alphabet (Google), annuncia un’iniziativa chiamata Power Project.
L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini statunitensi con un reddito basso, entro i prossimi cinque anni, un milione di termostati intelligenti in grado di ridurre la spesa in bolletta. Le statistiche parlano di 35 milioni di famiglie che negli USA faticano a far quadrare i conti per quanto riguarda le uscite relative all’energia. Spesso si ha a che fare con un circolo vizioso: chi ha meno disponibilità economica utilizza impianti poco efficienti e finisce così con incrementare inevitabilmente la propria spesa mensile, fino a tre volte per il riscaldamento o il raffrescamento degli ambienti, a causa degli sprechi.
Non è un caso che il progetto sia stato annunciato nella settimana in cui si celebrerà la Giornata della Terra (domenica 22 aprile). L’idea di Nest è quella di installare dispositivi in grado di ottimizzare il funzionamento degli impianti. Servirà ovviamente un importante investimento e la collaborazione con realtà di terze parti come operatori, agenzie governative e organizzazioni no profit. Maggiori informazioni sulle pagine del sito ufficiale.
L’impegno del gruppo non si ferma qui: sono state donate 4.000 unità di Thermostat E (la versione più economica presentata nell’estate scorsa) a Habitat for Humanity, realtà impegnata nella realizzazione di abitazioni a basso costo a livello globale. Ancora, il 10% dei proventi legati all’acquisto dei termostati nel periodo compreso fra il 16 e il 30 aprile sarà devoluto all’organizzazione, fino ad un massimo di 500.000 dollari.