Annunciando all’inizio del 2014 l’acquisizione di Nest, Google ha fatto il suo ingresso ufficiale nel settore delle smart home, un mercato in forte crescita che già oggi propone soluzioni avanzate per la gestione di tutto ciò che riguarda l’ambiente domestico. Per favorire la diffusione di una simile tecnologia, il gruppo di Mountain View deve necessariamente convincere gli utenti ad affrontare la spesa necessaria per l’acquisto del prodotto. In che modo? Garantendo un notevole risparmio energetico in un periodo relativamente breve.
Ecco ciò che ha spinto l’azienda a pubblicare un post sul blog ufficiale in cui vengono spiegati con un’infografica tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo del termostato. Innanzitutto, non si tratta di un tradizionale modello programmabile, ma di un dispositivo in grado di analizzare e imparare le abitudini dell’utente nel tempo, in modo da procedere quotidianamento ad una regolazione “smart” della temperatura. Il risultato è rappresentato da stanze perfettamente riscaldate e bollette più leggere. Inoltre, il costante rilascio di aggiornamenti software (oltre 30 nel corso degli ultimi tre anni) contribuisce ad aumentarne le performance, con ovvi benefici per il portafogli.
Secondo alcuni studi condotti fra l’utenza statunitense, Nest ha permesso di risparmiare tra il 10% e il 12% sul riscaldamento e circa il 15% nell’uso dei condizionatori. Tradotti in termini monetari, si tratta mediamente di 131-145 dollari ogni anno. Dunque, la spesa necessaria per l’acquisto del Nest Learning Thermostat può essere comodamente ammortizzata in meno di due anni, beneficiando poi ogni mese del risparmio.
Il termostato non è ancora in vendita nel nostro paese, anche se la manovra di avvicinamento è stata messa in atto nei mesi scorsi, con il debutto prima in Francia e Irlanda, poi in Belgio e Olanda. A dicembre si è parlato anche dell’integrazione dell’assistente Google Now, che permetterà di interagire tramite semplici e intuitivi comandi vocali.