Netflix potrebbe aver deciso di investire ben 13 miliardi di dollari in produzioni originali, per questo 2018 in corso. È quanto riferisce l’Economist, nel sottolineare come il colosso dell’intrattenimento abbia sensibilmente innalzato la propria spesa rispetto al 2017, quando si è fermato all’incirca a 8 miliardi.
Se le stime del quotidiano statunitense dovessero essere confermate, Netflix potrebbe diventare la realtà di produzione televisiva più florida degli Stati Uniti. HBO, ad esempio, nel 2017 ha speso 2.5 miliardi di dollari, mentre CBS si è fermata a 4. Il competitor diretto di Netflix, ovvero Amazon Prime Video, potrebbe invece aver optato per un’investimento di 4-6 miliardi in questo 2018 in corso. Un investimento, quello del colosso, destinato addirittura a crescere nei prossimi anni: secondo Goldman Sachs, infatti, il gruppo potrebbe arrivare a quota 22.5 miliardi entro il 2022.
Una così elevata capacità di spesa starebbe attirando numerosi partner, tra cui Shonda Rhimes e David Letterman, per un’offerta sempre più variegata e completa. Non è però tutto, poiché Netflix ha deciso di puntare anche sulle produzioni originali, con numerosi show autoctoni in Asia, Europa e in moltissime altre parti del mondo. Grande è anche la presenza nell’ambito più prettamente cinematografico: il gruppo potrebbe raggiungere quota 82 lungometraggi quest’anno, con i 23 di Warner Brothers e i 10 di Disney.
Una fortuna, quella di Netflix, che sembrerebbe trovare riscontro nei suoi fedelissimi utenti. Una recente ricerca condotta negli Stati Uniti, su un campione rappresentativo di 2.500 spettatori, ha svelato come la piattaforma sia oggi il modo più popolare per guardare contenuti negli USA, più delle classiche emittenti televisive. Il 27% degli intervistati usa Netflix come modalità principale, contro il 20% di chi preferisce la pay-tv via cavo e il 18% di chi si affida alle emittenti televisive gratuite. Tra i fattori più apprezzati dal pubblico, la comodità di visione, il catalogo variegato, l’assenza di annunci pubblicitari, la natura multi-piattaforma, nonché la possibilità di condividere l’abbonamento con amici e parenti.