Netflix sta perdendo non pochi soldi dalla condivisione degli account, una pratica molto diffusa tra gli utenti. Stando alle stime interne, il 10% dell’utenza attiva starebbe condividendo le spese con terzi: considerando che al momento il colosso dello streaming conta 160 milioni di sottoscritti in tutto il mondo, sarebbero quindi 16 milioni a condividere il canone.
Come detto un paio di mesi fa, quando Netflix pubblicava i risultati finanziari del terzo quadrimestre del 2019, si tratta di un danno non di poco conto. Ma la situazione, secondo le stime esterne, sarebbe ancora più critica: stando a Hub Entertainment Research, è circa il 31% degli abbonati a mettere in comune l’account. Le politiche di Netflix specificano chiaramente che i contenuti presenti sulla piattaforma sono “destinati a un uso personale e non possono essere condivisi con persone al di fuori del nucleo familiare”. Una regola che non è mai stata veramente rispettata, ma che esiste sin da quando Netflix ha fatto il suo debutto in Italia.
Il servizio non è l’unico a essere colpito negativamente dalla pratica del cosiddetto password sharing: secondo quanto riportato da Parks Associates, i servizi di questo tipo hanno perso qualcosa come 9 miliardi di dollari solo nel 2019 e il debutto di Disney+ potrebbe far crescere ulteriormente la cifra. Bisognerà vedere come decideranno di porvi rimedio le varie società: Netflix, a detta sua, starebbe cercando dei metodi “amichevoli” per ovviare al problema (sebbene non sia chiaro cosa intenda). È probabile che possa giungere a una sorta di compromesso con i suoi abbonati, ma la società ancora non si è espressa al riguardo.
Di recente, il gigante dello streaming ha pubblicato la classifica degli show più visti del 2019.