La diffusissima usanza dell’account sharing potrebbe risultare particolarmente costosa per Netflix, il colosso dello streaming a livello internazionale. È quanto spiega uno studio condotto da Cordcutting e riportato da The Street: i mancati introiti dovuti alla condivisione degli accessi ammonterebbero a 192 milioni di dollari al mese, pari all’incirca a 2 miliardi all’anno.
Secondo quanto rivelato dalla ricerca, circa il 20% degli abbonati a piattaforme di streaming – come appunto Netflix – approfittando dell’account sharing. La pratica consiste nel sottoscrivere il piano d’abbonamento con il maggior numero di device contemporanei, condividendo poi l’accesso con amici e parenti. In alcuni casi la fruizione avviene in modo gratuito, ovvero il titolare dell’abbonamento offre l’accesso alle persone a lui care, in altri invece vi è un vero e proprio accordo per la suddivisione della spesa.
Netflix, con i suoi 139 milioni di abbonati a livello mondiale, starebbe “perdendo” più introiti rispetto alle altre piattaforme, come Amazon o Hulu. Le virgolette sono d’obbligo, poiché la ricerca prende in considerazione la possibilità che ogni singolo partecipante a una condivisione dell’account possa sottoscrivere un abbonamento singolo, fatto quest’ultimo tutt’altro che assodato. Non è infatti automatico che un utente, soprattutto se non pagante, decida di abbonarsi alla piattaforma se privato della possibilità dell’account sharing. In ogni caso, Netflix potrebbe collezionare 192 milioni di dollari al mese in mancati introiti, mentre Amazon e Hulu raggiungerebbero rispettivamente cifre da 45 e 40 milioni.
Come già ribadito in passato, al momento il colosso dello streaming non sembra essere particolarmente interessato alla pratica della condivisione degli account, un’usanza su cui non è mai intervenuto direttamente. Il servizio si trova ancora in fase di crescita e di acquisizione di nuovi utenti e, forse, la possibilità di accedere alla visione sfruttando l’abbonamento di un amico potrebbe risultare utile come efficace passaparola.