Cambio in corsa per Netflix, il colosso dello streaming a livello mondiale, deciso finalmente a rivelare i dati di visione delle sue serie. È quanto ha confermato il Chief Content Officer del gruppo, Ted Sarandos, in un incontro con gli investitori: nei prossimi mesi, verranno forniti dati più dettagliati sull’audience del servizio.
Come ampiamente noto, Netflix raramente rende pubblici i dati sulle sue produzioni originali, se non in occasioni speciali. Qualche tempo fa, ad esempio, il gruppo aveva deciso di rivelare gli spettatori totali del pluripremiato “Roma”, così come del gettonato “Bird Box”. Ora, tuttavia, l’azienda sembra essere maggiormente disposta a una diffusione più organica, anche in un’ottica di piena trasparenza.
Così come confermato da Sarandos, Netflix fornirà “dati e report più specifici”, informazioni che verranno rese note secondo una specifica priorità. I primi a riceverle saranno i produttori, poi verranno resi noti ai sottoscrittori e infine alla stampa. L’obiettivo è quello di essere “completamente trasparenti su ciò che le persone guardano su Netflix in tutto il mondo”.
Il conteggio verrà effettuato in modo da comprendere le visioni almeno al 70% del contenuto e, ancora, le visualizzazioni multiple potrebbero essere considerate una volta sola. Sarandos, tuttavia, in passato aveva già specificato come queste informazioni dovrebbero essere più “culturali” – per comprendere quale sia il livello di gradimento del pubblico e verso quali proposte – anziché economiche:
Vedrei questi dati meno dal punto di vista finanziario, poiché sono metriche culturali.
L’iniziativa di Netflix potrebbe inoltre porre fine ad alcune polemiche apparse sulla stampa negli ultimi mesi, così come rendere più ricco il sistema di effettiva rilevazione di Nielsen, oggi basato perlopiù su stime. Al momento, però, non è dato sapere quando i primi dati organici sull’audience della piattaforma di streaming verranno effettivamente pubblicati: non resta che attendere, di conseguenza, una comunicazione dal gruppo.