Dalle parti di Netflix potrebbe essere in corso una sperimentazione sui prezzi, a partire dai lontani lidi dell’Australia. Così come segnalato da alcuni utenti e altrettante testate locali, negli ultimi tempi si sarebbe assistito a un aumento dei costi d’abbonamento mensile se sottoscritti nel weekend, rispetto alle tariffe standard del resto della settimana. Al momento, tuttavia, si tratterebbe unicamente di casi sporadici.
L’indiscrezione è giunta inizialmente dal The Australian, testata che ha scoperto come, di sabato e domenica, i costi per un abbonamento mensile a Netflix siano aumentati da 8.99 a 9.99 dollari locali per la versione base, quindi da 11.99 a 13.99 per la standard in HD e da 14.99 a 17.99 per l’edizione fino al 4K. I prezzi sarebbero tornati normali nel corso della settimana, per poi innalzarsi nuovamente il weekend successivo.
Sebbene l’aumento abbia inizialmente preoccupato gli utenti, i quali hanno ipotizzato l’arrivo di un rincaro generalizzato delle sottoscrizioni, la società ha voluto rispondere con un breve comunicato stampa, così come riportato da CNET. Quella sul weekend sarebbe soltanto una sperimentazione, infatti, ma nel breve periodo non vi sarebbe l’intenzione di modificare i listini. Così ha affermato un portavoce:
In Netflix testiamo costantemente nuove cose e questi esperimenti solitamente hanno una durata variabile. In questo caso, stiamo testando prezzi leggermente diversi per capire meglio il valore che i consumatori danno a Netflix. Non tutti gli utenti vedranno questo test e potremmo non estenderlo mai in generale. Le notizie che riportano che stiamo sperimentando prezzi “solo per il weekend” sono inaccurate e totalmente false. Come afferma chiaramente il nostro statement, questo esperimento varia nella durata e nel tempo e il fatto che alcuni membri abbiano visto il test durante il weekend non è assolutamente correlato. Questo test riguarda soltanto l’Australia.
La sperimentazione potrebbe aver sollevato dubbi e polemiche anche dato il singolare momento per lo streaming in Australia: il governo centrale, infatti, starebbe pensando all’introduzione di una tassa aggiuntiva per i servizi intangibili, tra cui proprio lo streaming, pari al 10% del listino. Se così fosse, molti operatori si vedrebbero costretti a rivedere al rialzo le loro tariffe, tanto che molti utenti hanno confuso l’iniziativa di Netflix proprio come una conseguenza della futura introduzione della nuova tassa.