Netflix entra a far parte della Motion Picture Association of America (“Organizzazione americana dei produttori cinematografici”, MPAA), diventando così la prima piattaforma per lo streaming all’interno dell’organizzazione hollywoodiana. Per chi non lo sapesse, gli altri membri della MPAA sono i sette studi principali del cinema statunitense: Walt Disney, Sony, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, 20th Century Fox, Universal Studios e Warner Bros.
La notizia è di ieri, lo stesso giorno in cui Netflix ha ottenuto la sua prima nomination agli Oscar per il miglior film, prova calzante di come l’azienda stia diventando parte di Hollywood. “Roma”, diretto dal premio Oscar Alfonso Cuaron (“Gravity”), è la migliore occasione di Netflix agli Oscar, con ben 10 nomination. L’anno scorso, “Mudbound” ne aveva ricevute quattro.
Netflix ha notevolmente ampliato la sua produzione negli ultimi anni, ottenendo riconoscimenti per i suoi show televisivi e nomination per molti dei suoi film e documentari. Il servizio di streaming realizza centinaia di produzioni originali ogni anno e le distribuisce nei mercati nazionali e internazionali; inoltre è in forte crescita, ha aumentato la propria base di utenti a oltre 140 milioni di sottoscritti.
Non è l’unica piattaforma che è stata in trattative con la MPAA. Anche Amazon ha preso in considerazione l’idea di aderire all’organizzazione che si occupa di protezione dei diritti d’autore, antipirateria e crediti d’imposta per le produzioni. La MPAA ha già lavorato con entrambi i servizi in iniziative antipirateria: nel 2017 ha lanciato “L’Alleanza per la creatività e l’intrattenimento” nel tentativo di combattere i problemi di pirateria globale.
Di recente, il gigante dello streaming ha comunicato di voler aumentare i prezzi negli USA; al momento non si sa se il rincaro riguarderà in futuro pure l’Europa o meno.