Non solo relax, abbandonarsi al binge-watching potrebbe essere la strategia più utile per migliorare il proprio bagaglio culturale. La visione di serie in streaming, infatti, potrebbe rappresentare un modo veloce ed efficace per incrementare la propria fluidità con le lingue straniere, soprattutto l’inglese. E tra una puntata di “Stranger Things” e una di “Orange Is The New Black”, perché non approfittarne per diventare dei perfetti poliglotti, anche in vista delle vacanze estive? A questo scopo, Netflix ha voluto collaborare con una vera e propria autorità in materia, John Peter Sloan, stilando una lista di consigli per gli irriducibili appassionati dello streaming.
La visione continuativa della propria serie TV preferita potrebbe rappresentare il segreto per apprendere un inglese davvero fluente, scacciando il fastidioso accento maccheronico e, soprattutto, evitando possibili figuracce quando si è in viaggio. La visione di contenuti in lingua, infatti, permette non solo di memorizzare più facilmente parole e concetti, abbinandoli al contesto, ma anche di far pratica con gli slang e molto altro ancora. Ecco perché Netflix e John Peter Sloan hanno elaborato cinque “tips & tricks” per fare del binge-watching una perfetta scuola:
- Cominciare dai cartoni animati: in caso non si fosse molto allenati con l’inglese, un consiglio utile è quello di cominciare dai cartoni animati. Questo perché presentano solitamente un linguaggio molto semplice e tendono a essere privi di slang;
- Procedere gradualmente: una buona strategia può essere quella di guardare un contenuto in italiano, affinché il cervello registri tutto ciò che succede, per poi rivederlo in inglese. Il livello di comprensione migliorerà sensibilmente;
- Sottotitoli: i sottotitoli corrono spesso in aiuto dello spettatore, ma potrebbero distrarre sia la visione che l’ascolto. Il suggerimento è quello di guardare un contenuto in italiano, per poi rivederlo in inglese senza sottotitoli e, ancora, una terza volta con sottotitoli in lingua. In questa fase, infatti, il testo aiuta a comprendere come siano scritte le parole, migliorando lettura e scrittura;
- Movie Karaoke: dopo aver visto uno show, utile sarà togliere l’audio, mettere i sottotitoli in lingua e recitare le battute. La ripetizione, infatti, aiuta a memorizzare parole nuove;
- Rilassarsi: non bisogna, infine, scoraggiarsi qualora non si comprenda tutto da subito, perché l’abilità con la lingua si acquisisce a seguito di diverse ripetizioni.
Naturalmente, le serie e i lungometraggi non sono fra di loro intercambiabili, poiché in gioco vi sono accenti, slang, modi di dire e molto altro ancora. Netflix e John Peter Sloan hanno quindi stilato alcuni consigli per distinguere l’American English dal British English. Il primo è più street, meno preciso e ricco di slang: per cominciare, utile potrebbe essere la visione di un film come “Forrest Gump”, i documentari oppure i talent culinari come “Chef’s Table”. Fondamentale è soprattutto seguire contenuti per bambini o ragazzi, poiché si potrà approfittare di un American English semplice, immediato e di facile comprensione. Per il livello intermedio, non vi è niente di meglio delle ragazze di “Orange Is The New Black” per mettersi alla prova con la grande varietà di pronuncia che caratterizza le detenute di Litchfield, ma anche proposte come “Marvel – Daredevil”. Se si preferisce un accento più “West Coast”, invece, si potrà approfittare di “Santa Clarita Diet”, “Breaking Bad”, “Girlboss” e molti altri show ambientati in California.
Tornando in Inghilterra, invece, la lingua può essere suddivisa in “common English” e “Queen’s English”, un inglese molto ricco e decisamente upper class. Per un livello elementare del common English, ideale sarà la visione degli show di Ricky Gervais, come “Ricky Gervais è Derek”, per poi avvicinarsi al livello intermedio con “David Brent: Life on the Road”. Spazio ai documentari, come “The Investigator: A British Crime Story”, a cui si aggiungono tutte le produzioni con David Attenborough, tra cui “Frozen Planet” e “Pianeta Terra”. Per fare il salto di qualità, e avvicinarsi al più altolocato Queen’s English, due serie che non hanno bisogno di troppe presentazioni: “Downton Abbey” e “The Crown”.