Netflix esclude la possibilità di sottoscrivere un abbonamento sfruttando direttamente le funzioni della sua applicazione iOS, con gli acquisti in-app. È quanto rende noto The Verge, sottolineando come alla base di questa scelta vi potrebbe essere il tentativo di superare il modello di revenue sharing imposto da Apple agli sviluppatori.
Come ampiamente noto, Apple offre agli sviluppatori la possibilità di ospitare e distribuire su App Store le proprie applicazioni, trattenendo il 15-30% degli introiti dal software a pagamento, compresi gli acquisti in-app. Nel caso di Netflix, per ogni abbonamento sottoscritto direttamente all’interno dell’applicazione, il colosso dello streaming incassa unicamente l’85% della quota mensile. Per questa ragione, così come riportano le fonti statunitensi, la società avrebbe deciso di rimuovere questa funzionalità.
La modifica sembra possa riguardare unicamente i nuovi membri: le modalità di pagamento tramite App Store non saranno più accettate. Questo significa che i nuovi abbonati, per vedere film e serie tramite l’applicazione di iOS, dovranno sottoscrivere un piano Netflix tramite browser, dal sito ufficiale della compagnia.
Poco cambia per l’utente finale, considerando come i costi rimangano gli stessi: viene meno la comodità di poter pagare il proprio abbonamento direttamente dall’app, sfruttando agilmente le proprie credenziali già memorizzate da Apple per tutti i suoi servizi virtuali. Il pagamento tramite il sito web di Netflix, tuttavia, è altrettanto veloce e immediato.
La questione del revenue sharing, tuttavia, è assai più complicata dal punto di vista degli sviluppatori. E non solo per App Store, ma anche per altre piattaforme, come il Play Store di Google. Diversi big di mercato, come ad esempio Spotify, hanno deciso di rimuovere la funzionalità degli acquisti in-app, proprio per superare il modello di condivisione degli introiti. Fortnite, uno dei giochi più gettonati in questo 2018, ha deciso invece di offrire l’applicazione per Android tramite una distribuzione terza rispetto a Google.