Netflix potrebbe lanciarsi nella produzione di uno show automobilistico, per un confronto diretto con “The Grand Tour”, la serie dei record su Amazon Prime Video. È quanto rende noto Bloomberg in un aggiornamento di qualche giorno fa, nel sottolineare come il colosso dello streaming potrebbe presto presentare una proposta alternativa. La società, tuttavia, al momento non ha confermato le indiscrezioni emerse sulla stampa.
Con “The Grand Tour”, Amazon Prime Video ha certamente vinto una scommessa importante per l’universo dello streaming. Conquistando il team di culto del precedente “Top Gear”, tra cui Jeremy Clarkson, la società è riuscita ad attirare grandi attenzioni sul servizio, anche grazie al concomitante lancio della piattaforma a livello internazionale. E Netflix sarebbe ora pronta a fare altrettanto, con una serie dedicata ai motori e declinata “in differenti versioni per le varie nazioni“, una produzione tuttavia ancora avvolta dal mistero.
Secondo quanto sostenuto da Bloomberg, Amazon potrebbe aver investito ben 250 milioni di dollari per la produzione di “The Grand Tour”, dei costi tuttavia giustificati dall’approdo internazionale del e dell’aumento, a quanto sembra molto rapido, degli abbonati in tutto il mondo. Il rivale Netflix, pronto a lanciare nel 2017 oltre 20 show “unscripted” tra cui il popolarissimo “Ultimate Beastmaster”, potrebbe quindi cercare di conquistare una fetta di market share tra gli appassionati di automobilismo. D’altronde, già in passato il colosso aveva cercato un accordo con la produzione dell’attuale “The Grand Tour”, trattativa da cui il gruppo si sarebbe poi ritirato, anche perché già distribuisce “Top Gear” in molti Paesi mondiali.
Al momento, il progetto si troverebbe in fase embrionale e, per questo, difficile venga distribuito prima del prossimo anno. Pare che Netflix voglia puntare su una forte differenziazione proprio da “Top Gear” e “The Grand Tour”, proponendo uno show originale che, pur occupandosi di automobili, sia completamente nuovo rispetto a quanto già disponibile sul mercato. Non resta, di conseguenza, che attendere.