Le piattaforme di streaming video sono ormai entrate nella quotidianità di milioni di consumatori in tutto il mondo, pronti ad approfittare di una più comoda modalità per ammirare gli show preferiti. Ma, dopo l’esplosione di centinaia di serie TV, i vari player del mercato stanno cercando nuovi cavalli di razza su cui puntare. Mentre Amazon e altri pare stiano indagando l’universo dello sport, con accordi di licenza per la trasmissione di alcune partite, e DAZN sbarca sul mercato europeo con le dirette calcistiche e non solo, Netflix pare avere progetti differenti. Secondo quanto riportato da SportPro, infatti, il gruppo non sarebbe al momento interessato a un’offerta sportiva in diretta.
Fatta eccezione per il già citato DAZN, attivo da diverse settimane anche in Italia, sul fronte sportivo le altre piattaforme si stanno concentrando principalmente sul mercato statunitense e britannico. Amazon, ad esempio, ha già stretto accordi in USA per la trasmissione su Prime Video di alcuni eventi legati al basket, mentre nel Regno Unito ha acquistato alcune licenze per pacchetti della Premier League. Netflix, tuttavia, non sembra volersi orientare in questa direzione.
Pur offrendo dei contenuti sportivi, come le ultime serie dedicate alla Juventus, al Boca Junior o alla storia delle corse automobilistiche, il colosso dello streaming non ha intenzione di offrire eventi in diretta nel breve periodo, poiché intento a concentrare i propri sforzi altrove. È quanto sembra suggerire Maria Ferreras, vicepresidente del Business Development per il mercato EMEA, nel corso di una recente convention ad Amsterdam:
Siamo impegnati nelle partnership. Vogliamo continuare a esplorare le partnership perché crediamo portino crescita, alimentino dinamismo e garantiscano una grande esperienza per i consumatori. Le stiamo portando a un nuovo livello, sia in termini di numeri che di nazioni, ma anche nella profondità di queste collaborazioni.
Il riferimento è ovviamente ai pacchetti integrati che Netflix ha lanciato in concerto con alcune emittenti europee, basi pensare agli accordi con Sky nel Regno Unito, in Irlanda, in Germania, in Austria e in Italia. Il colosso vuole quindi portare il proprio catalogo di produzioni originali, molte delle quali di culto, all’attenzione di utenti che già dispongono di mezzi efficienti per guardare lo sport in diretta:
Credo che in termini di sport in diretta non vi è nulla che possiamo fare in modo differente rispetto a un’emittente televisiva, quindi non produrremmo nuovo valore. Mai dire mai, ma non ci sono piani al momento.