La crisi degli abbonati e le prospettive poco ottimali per i prossimi mesi stanno spingendo Netflix a cercare soluzioni alternative per trovare nuove fonti di introito, ma anche a ripensare a rimodellare la struttura dell’azienda e gli investimenti futuri, tagliando i costi laddove necessario. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal sito statunitense Protocol, l’azienda starebbe in tal senso licenziando una buona parte dello staff editoriale di TUDUM, ovverosia il fan site dedicato agli appassionati delle serie trasmesse dal colosso dello streaming video con interviste esclusive, contenuti dietro le quinte, video extra e non solo.
Netflix, cadono le prime teste
Annunciato a settembre del 2021 e poi lanciato lo scorso dicembre, il sito che fa parte del team marketing, si vede così colpito dalla mannaia “taglia costi” della casa madre. A essere coinvolti, come accennato prima, la maggioranza del team editoriale che generalmente si occupano di trend e cultura. Salvi, per il momento, quelli dello staff che invece raccolgono interviste, news, analisi e altri contenuti analoghi sulla programmazione di Netflix.
Ma sempre secondo quanto riportato dal sito americano, che cita una fonte interna bene informata, sono previsti ulteriori tagli del personale, in questo e in altri staff.
I licenziamenti arrivano pochi giorni dopo il rapporto sugli utili del primo trimestre 2022 di Netflix, che ha visto la società perdere abbonati per la prima volta in oltre un decennio. A seguito di questo report, il CFO di Netflix, Spencer Neumann, ha affermato che la società avrebbe rivisto alcuni progetti e limitato parte delle sue spese per tenere i costi sotto controllo.
Secondo i risultati finanziari del primo trimestre 2022, infatti, il colosso dello streaming ha registrato per la prima volta negli ultimi dieci anni un calo netto degli abbonati a livello mondiale di circa 200.000 unità, rispetto al quarto trimestre 2021. E secondo le previsioni ufficiali, le cose potrebbero peggiorare nel secondo trimestre dell’anno, quando il numero di abbonati potrebbe ridursi di altri due milioni.