Non si fermano i piani d’espansione di Netflix in tutto il mondo, ma una nazione potrebbe risultare più ostica delle altre: la Cina. L’approdo della piattaforma di streaming nella grande nazione asiatica continua a essere rimandato, per via delle forti regolamentazioni locali, nonché dalle richieste del governo centrale. La questione, apparsa sulla stampa internazionale diverse settimane fa, non sembra però aver raggiunto progressi di nessuna sorta: è Reed Hastings, Chief Executive Officer del colosso statunitense, a confermarlo nelle ultime ore.
Con l’apertura a nuovi mercati avvenuta all’inizio del 2016, Netflix ha raggiunto ben 190 paesi mondiali, con la speranza di raggiungere 100 milioni di abbonati fuori dagli States entro il 2018. La piattaforma di streaming, tuttavia, non è ancora presente in Cina. Un fatto non da poco, considerato come la nazione rappresenti uno dei più alti bacini d’utenza a livello mondiale, nonché per l’economia in rapida crescita. E, sebbene la società stia alacremente lavorando su questo fronte, negli ultimi mesi non si sarebbero raggiunti progressi di sorta.
Il mercato cinese dei contenuti è molto complesso, in particolare per via delle regolamentazioni a livello centrale. Oltre ai divieti imposti dalle autorità, che potrebbero non permettere a Netflix di superare le rigide richieste della censura per alcuni dei suoi show, l’ottenimento delle necessarie licenze apparirebbe decisamente complesso. Il tutto, condito da una regolamentazioni fra le più intricate al mondo.
Così come riporta l’agenzia di stampa Reuters, il Chief Executive Officer Reed Hastings avrebbe confermato l’assenza di progressi sostanziali su questo mercato.
Stiamo continuando a lavorarci. I problemi sono sempre quelli: i permessi governativi, dobbiamo ottenere una specifica licenza per poter operare in Cina.
Al momento, non è quindi dato sapere quando Netflix entrerà ufficialmente sulla piazza di Pechino, né è nota una timeline precisa per gli incontri con il governo centrale. Non resta che attendere, di conseguenza, ulteriori aggiornamenti dallo stesso colosso statunitense.