Con un mercato sempre più affollato di alternative, alcune delle quali anche molto vantaggiose in termini di abbonamento, Netflix dovrà adottare nuove strategie di prezzo per sopravvivere. È quanto sostengono gli analisti di Needham, così come riferisce Yahoo, nell’analizzare l’andamento del colosso dello streaming: senza un’azione mirata, anche in termini di advertising, la società potrebbe perdere milioni di utenti nel corso del 2020. Dal gruppo, tuttavia, non giunge alcun commento in merito a questa analisi.
Secondo quanto riferito dall’analista Laura Martin in una nota agli investitori, Netflix dovrebbe agire sul fronte dei prezzi per evitare una perdita consistente di abbonati negli Stati Uniti, attratti ora da altre piattaforme. Per farlo, il gruppo potrebbe rivedere al ribasso i propri listini, aggiungere un piano di fruizione particolarmente economico oppure puntare sull’advertising.
Netflix deve aggiungere un secondo servizio, a prezzo più basso, per competere con Disney+, Apple TV+, Hulu, CBS All Access e Peacock.
Senza nessun cambiamento in questa direzione, almeno secondo l’esperta, Netflix potrebbe perdere fino a 4 milioni di abbonati a stelle e strisce nel corso del prossimo anno.
Nonostante la previsione degli analisti, però, la situazione non sembra essere semplice da comprendere. L’arrivo di nuove piattaforme spingerà di certo molti utenti ad approfittare delle neonate alternative sul mercato, grazie all’attrattiva di un prezzo molto vantaggioso: basti pensare come Apple TV+ richieda solo 4.99 dollari al mese, mentre Disney+ più 6.99. Allo stesso tempo, però, il colosso dello streaming è riuscito ad assicurarsi una user-base molto fedele, grazie anche a produzioni divenute dei veri e propri cult a livello internazionale. Un taglio di prezzo, ad esempio lanciando un piano dalle maggiori limitazioni, potrebbe rappresentare una via possibile per Netflix. L’introduzione di inserzioni pubblicitarie durante la visione, invece, appare come assai più improbabile: la società, infatti, non sembra interessata a peggiorare l’esperienza di fruizione per i suoi abbonati.