Come una mosca bianca: l’ultima trimestrale di cassa Netflix (pdf) si inserisce in un contesto a tinte fosche portando un autentico raggio di sole. Non solo: il gruppo festeggia i risultati ottenuti, ma nel contempo indica ottime previsioni anche per i mesi a venire dimostrando come lo streaming abbia davvero qualcosa di importante da dire sul mercato della distribuzione video.
Il quarto trimestre 2008 si è chiuso con entrate per 359.6 milioni di dollari (poco oltre le attese di 354 milioni), in ascesa del 19% rispetto all’anno precedente. Ad aumentare rispetto al 2007, però, è soprattutto il netto: +44%, passando da 15.7 a 22.7 milioni di dollari (39 centesimi per azione). Ad oggi le casse Netflix contano pertanto 51 milioni di dollari complessivi, il doppio rispetto a 12 mesi prima, e sarà tramite questo denaro che il gruppo avvierà un forte buyback delle proprie azioni nella ferma convinzione di non aver nulla di meglio in cui investire il proprio danaro se non nel gruppo stesso.
Netflix respinge al momento ogni ambizione internazionale, spiegando di volersi ancora concentrare su una crescita limitata agli USA. Al tempo stesso viene respinta anche l’ipotesi di vendita per download, identificando unicamente nello streaming il modello di business da perseguire. Netflix, insomma, spiega di voler rimanere uguale a se stessa, migliorando la propria offerta ove possibile. Tra i primi limiti identificati nella nuova realtà online v’è il limitato parco titoli oggi a disposizione.
Nessun timore viene manifestato relativamente alla concorrenza di Amazon: sebbene un rivale tanto scomodo possa portare via consistenti fette di mercato, al tempo stesso il brand rivale è tale da attrarre curiosità sul sistema dello streaming e dei device dedicati. Se Amazon può sottrarre, insomma, occorre anche considerare che Amazon può anche portare, creando nuova utenza e generando un passaparola che potrebbe essere decisivo per l’imporsi del modello.
Ad oggi Netflix sfiora i 10 milioni di utenti (+26% nell’ultimo anno). Il gruppo stima di poter arrivare a 10.6/11.3 milioni di utenti entro la fine del 2009.