Se si vuole realizzare una rete domestica, le soluzioni che si hanno a disposizione sono essenzialmente due.
La prima consiste nel cablaggio, ha come vantaggio quello di realizzare un’infrastruttura stabile e performante (usando prodotti di categoria 5e si possono instaurare collegamenti dati con bande nominali di 1Gb a distanze fino ai 100m), ma ha lo svantaggio che dal punto di vista realizzativo l’operazione è abbastanza impegnativa. Dunque, in genere, questa modalità è consigliata a chi sta costruendo casa o la sta ristrutturando completamente.
Se non si è in questa situazione, si può ricorrere alla tecnologia wireless; attualmente sono disponibili apparati con bande nominali fino a 300Mbps e in grado di fornire copertura ad un normale appartamento. Gli svantaggi di questa tecnologia sono essenzialmente che si ha un degrado delle prestazioni molto elevato in presenza di ostacoli di grossa consistenza (ad esempio un muro portante molto spesso) e che, seppure i livelli di radiazione emessi siano sotto a quelli massimi disciplinati dalla normativa, qualcuno potrebbe non voler avere in casa onde di alcun genere.
Dunque se non si sta costruendo o ristrutturando casa, oppure si abita in una casa con mura molto spesse, o ancora non si vogliono avere onde radio nell’ambiente domestico, sembra non sia in alcun modo possibile realizzare una rete domestica.
Invece una soluzione c’è ed è anche di semplice realizzazione. Esistono infatti dei dispositivi che consentono di usare la rete elettrica come mezzo per realizzare una canale di trasmissione dati.
Un esempio è prodotto dalla Netgear, si chiama HDX101 e può essere usato per instaurare collegamenti dati con banda nominale di 200 Mbps in strutture con superfici fino a 460 mq.
Per l’installazione basta collegare gli adattatori alle prese di corrente che si intendono usare. Per sfruttarne tutte le caratteristiche (crittografia, Qos etc.) è comunque necessario eseguire una opportuna configurazione che può essere fatta da un normale PC.