Abbiamo problemi a collegare ad una lan dei terminali troppo distanti per essere raggiunti dalla nostra wireless e naturamente per essere cablati? Attraverso gli adattatori alla rete powerline possiamo utilizzare la rete elettrica come se fosse un prolungamento del nostro cavo RJ 45 e collegare desktop ai capi opposti degli edifici. Andiamo ad analizzare ora in dettaglio gli adattatori del kit HDXB101 dell’azienda Netgear.
Questo kit contiene due adattatori powerline con una porta ethernet 10/100 che consentono di collegare istantaneamente due dispositivi di rete senza la necessità di gravose o complesse installazioni. La connettività è dichiarata a 200 Mbps anche se dobbiamo tener conto sia del rumore causato dalla rete elettrica sia del passaggio alla rete lan 10/100 Mbps (che non può funzionare oltre 100 Mbps). La distanza massima per il funzionamento dei due adattatori è 460 m; una distanza più che accettabile per quasi tutti gli usi domestici e per alcuni utilizzi business o industriali.
L’hardware è stato creato per l’ottimizzazione per Voip, streaming e gioco online grazie al servizio Qos (quality of service) che modifica la configurazione del nostro adattatore in base all’utilizzo che ne stiamo facendo in quel momento. Basso voto, purtroppo, per la retrocompatibilità, l’azienda stessa ci esclude l’nteroperatibilità con prodotti più datati dello stesso tipo (adattatori powerline a 85 Mbit) pur garantendone la possibilità di coesistere. Buono invece il supporto tecnico che possiamo consultare sia telefonicamente che attraverso la webmail nei classici orari di ufficio (anche il sabato).
Tirando le somme possiamo notare un certo vantaggio nell’utilizzo di questi adattatori (a partire dalla bassa emissione di onde sino all’eliminazione di numerosi cavi); sfortunatamente questo è sminuito dal costo elevato (220? da CHL) che, dove possibile, rende consigliabile l’utilizzo di un rete wireless di tipo N o pre-N che garantisce una maggior versatilità e consente di collegare maggiori dispositivi contemporaneamente. Qualora non fosse possibile, per varie ragioni, questa tecnologia sperimentale fa al caso nostro permettendoci di arrivare al di là dei muri di cemento sui quali si infrange la wireless.