Una volta si diceva “sbattere in prima pagina”, oggi possono sbatterti su Facebook. È quello che ha deciso di fare il sindaco di Bari Michele Emiliano, il quale, stanco dell’assenteismo all’Amiu (l’Azienda municipalizzata di igiene urbana), ha fatto un gesto clamoroso: ha pubblicato una foto di tre operatori ecologici, scope in mano ma intenti a chiacchierare. Apriti cielo.
La notizia si è subito diffusa alla velocità della luce in Rete, anche perché il primo cittadino della città pugliese ha confermato la sua azione:
So anch’io che la foto non prova niente, ma troppa gente, dappertutto, non fa il suo dovere. E gli italiani sono esasperati.
La pubblica opinione si è subito divisa in due: chi applaude alla crociata del sindaco, aggiungendo altre foto e commenti al profilo del sindaco in una sorta di “muro della vergogna”, e chi invece denuncia il clima da caccia alle streghe, utilizzando l’espressione, forse un po’ abusata, di “gogna mediatica“.
Ne parla Giuseppe Gesmundo segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Metropolitana e provinciale:
Nascosti dietro gli angoli, appostati fuori dagli uffici, mimetizzati nei pressi dei bar notiamo loschi figuri armati di macchine fotografiche alla ricerca e pronti a immortalare chi si concede le famose pause da caffè o l’incauto lavoratore che si è attardato in una vietatissima spesuccia presso il supermercato adiacente l’ufficio. Non è esponendoli al pubblico ludibrio che evitiamo il fenomeno né sicuramente “pubblicandoli” su Facebook che li puniamo.
Resta il fatto però che proprio oggi la municipalizzata ha fatto sapere di aver aperto un’inchiesta sugli assenteisti. Anche se il sindaco, di area del centrosinistra, rifiuta il paragone con il ministro Brunetta, la sensazione è che i social network stiano diventando uno strumento di valutazione in tempo reale della qualità dei servizi ai cittadini.
I sindaci ne stanno approfittando, incoraggiati dal numero incredibile di segnalazioni che su Facebook arrivano ogni volta che un amministratore ha il coraggio di aprire una finestra di dialogo diretto con i cittadini.
Durissimo il commento della Gazzetta del Mezzogiorno:
Denunciate, denunciate, qualcosa resterà. O meglio, che poi me la vedo io. L’ultimo appello populistico lanciato da Michele Emiliano, il feisbukizzato. Lungi da noi l’idea di difendere i fannulloni, ma sarebbe più giusto combattere l’assenteismo o la scarsa produttività con altri metodi, più seri e incisivi.
E voi, cosa ne pensate? Vi piacerebbe che il vostro sindaco utilizzasse il suo profilo Facebook per raccogliere contestazioni e farne addirittura di sue?