Corrado Calabrò, presidente di AGCOM, ha presentato la relazione per il bilancio 2008 sottolineando la necessità di velocizzare la ristrutturazione delle infrastrutture tecnologiche e un loro ammodernamento. Chiaro riferimento alla nuova rete Internet di seconda generazione su fibra ottica che dovrà essere realizzata nei prossimi anni.
Calabrò sottolinea come la telefonia e connettività mobile vivano un buon periodo, cosa che non si può dire invece per la telefonia fissa vittima di una mancanza di trasparenza tra Telecom e gli altri gestori/provider.
Nella relazione che invito a leggere in versione integrale, Calabrò difende la scelta dell’AGCOM di porre in essere la famosa “Open Access“, cioè i famosi ma spesso contestati impegni di Telecom, che dovrebbero garantire equità tra Telecom stessa e gli altri provider.
Ma come dicevamo il punto principale della relazione è stata la rete di seconda generazione (“NGN”) che l’Italia ha il dovere di realizzare in tempi rapidi, pena la perdita di competitività del nostro Paese nel settore IT.
Calabrò sottolinea la volontà positiva del Governo Italiano nel voler colmare il gap tecnologico e si dichiara soddisfatto per lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro da investire nel settore, ma per la futura NGN servono più fondi e più investimenti.
In tal senso Calabrò lascia la porta aperta agli operatori privati che potrebbero costituire una sorta di New Company mista pubblica/privata. A quanto sembra e tramite le parole di Calabrò stesso, al momento ci sarebbero già accordi con “Telecom, Fastweb, Vodafone e H3G”. Il futuro si fa dunque molto interessante…