Si torna a parlare di smartphone e tablet rubati e dell’inviolabilità del codice dei sistemi operativi mobile, in particolare quelli di Google e Apple. A parlare è il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, il quale ha richiesto una maggiore collaborazione da parte dei due colossi dell’informatica.
Il problema dei device portatili rubati, così come si è già visto in precedenti occasioni, è davvero sentito in quel di New York, tanto da erodere ogni anno sempre più risorse alla polizia. Così Schneiderman ha deciso di scrivere ad Apple e Google, oltre a una lunga serie di altri produttori, per chiedere esplicitamente quale sia l’impegno delle aziende nel prevenire questi furti. Il mercato nero sta diventando sempre più grande e violento, quella di New York rischia pertanto di essere non solo una questione di sottrazioni indebite, ma anche di sicurezza e di incolumità pubblica.
«Cerco di comprendere perché compagnie in grado di elaborare dispositivi elettronici sofisticati, come quelli prodotti da Apple, non possano anche creare una tecnologia per rendere inoperativi i device rubati così da limitare il mercato nero in cui sono rivenduti.»
Così ha scritto il procuratore in una lettera inviata a Tim Cook. L’uomo si è detto inoltre particolarmente preoccupato dai risvolti di queste vicende di furto, lasciando intendere di non volersi confrontare con uno scenario dove la disattenzione dei produttori sia conseguente alla possibilità di incrementare le vendite con smartphone e tablet sostitutivi. In altre parole, il procuratore sembra ipotizzare una certa connivenza indiretta di colossi come la Mela e Big G nel non prevenire adeguatamente i furti: per ogni device rubato, infatti, ne corrisponde uno nuovo comprato.
Tra il primo gennaio e il 23 settembre sono stati 11,447 i casi di iPhone sottratti – con o senza violenza – un dato cresciuto del 40% rispetto al periodo di riferimento dell’anno precedente. E vi sono stati anche episodi di omicidio pur di mettere le mani su un fiammante melafonino. Per questo motivo, le istituzioni di New York chiedono un intervento diretto alle compagnie, perché limitare questi enormi furti è fuori dalle singole possibilità della polizia locale. Non resta che attendere, allora, i futuri iOS 7 e Android 5: i sistemi operativi mobile saranno in grado di rendere tablet e smartphone davvero inutilizzabili da remoto?