I display touchscreen sono, senza ombra di dubbio, la tendenza del momento: un po’ tutti i dispositivi portatili stanno integrando questa modalità di interazione, anche (ma non solo) sulla scia dell’incredibile successo ottenuto dall’iPhone di Apple.
NewScientist ha reso nota una ricerca, condotta dall’Università di Tampere (in Finlandia), che potrebbe rendere questa tecnologia accessibile anche alle persone non vedenti, riproducendo, tramite un sistema di piccole vibrazioni dello schermo, l’alfabeto Braille.
Per mostrare le potenzialità di questa tecnologia, all’università di Tampere si sono serviti di un Nokia 770 Internet Tablet, dotato di uno schermo che presenta al suo interno un materiale piezoelettrico, in grado di vibrare quando gli viene applicato un segnale elettrico: grazie ad uno specifico software installato sul tablet è possibile rappresentare un punto rialzato con una singola e intensa vibrazione e l’assenza di un punto con una vibrazione continua e più debole.
Secondo il team che ha presentato questa innovazione, è necessario un certo periodo di apprendimento, dato che il sistema è completamente diverso da ogni altro metodo di lettura conosciuto dai non vedenti (in effetti mi sembra quasi una traduzione dell’alfabeto braille in codice Morse) ma dopo questo periodo si parla di una velocità di lettura di 1,25 secondi per carattere Braille.
Sicuramente la tecnologia è ad uno stadio iniziale e richiederà tempo e studio prima che possa essere resa disponibile su larga scala, ma ben vengano le sperimentazioni e, soprattutto, le idee, che possano consentire l’uso delle più nuove tecnologie per il maggior numero di persone possibile.