La promessa del 2009 di realizzare un’edicola digitale in cui acquistare versioni elettroniche delle proprie riviste preferite sta per diventare realtà: il consorzio Next Issue Media è infatti pronto a lanciare un servizio tramite il quale gli utenti Galaxy Tab potranno acquistare alcuni magazine statunitensi nella rispettiva versione digitale, direttamente dal proprio tablet.
Next Issue Media racchiude alcuni dei più importanti nomi dell’editoria a stelle e strisce (Time, Condé Nast, Hearst Corp, Meredith Corp e News Corp) ed ha l’obiettivo di rendere tale industria in grado di sfruttare a pieno le potenzialità offerte dagli strumenti tecnologici di ultima generazione. Il primo step è dunque la realizzazione di un sistema per la vendita di riviste su tablet Android, anche se al momento saranno solo 7 i titoli acquistabili: Esquire, Time, The New Yorker, Popular Mechanics, Fitness, Parents e Fortune.
Il debutto dell’edicola digitale per Galaxy Tab, ha spiegato il CEO di Next Issue Morgan Guenther, rappresenta per adesso esclusivamente un esperimento con il quale testare il polso ad un settore le cui piene potenzialità risultano ancora inespresse, con l’intenzione di allargare l’offerta sotto diversi aspetti. Nuovi tablet verranno infatti coinvolti entro la fine dell’anno, così come nuove riviste faranno la loro comparsa nel servizio: nel 2011 si parla di circa 50 titoli, che diventeranno oltre 200 nel 2012 grazie all’introduzione di alcuni quotidiani.
Sebbene Next Issue Media punti a realizzare una piattaforma comune, ciascun editore avrà la possibilità di vendere autonomamente le proprie riviste al prezzo ritenuto più opportuno, permettendo agli utenti di accedere alle versioni elettroniche dei magazine in maniera gratuita a seguito dell’acquisto dei rispettivi abbonamenti cartacei. Proprio gli abbonamenti rappresentano uno dei punti chiave dell’intero progetto: al momento è possibile scegliere tra sottoscrizioni mensili o singole copie, ma in futuro si andrà nella direzione di un sistema di acquisto simile a quell proposto da Netflix, in cui gli utenti potranno accedere a tutti i titoli presenti in catalogo a fronte di un canone mensile.
La ripartizione dei guadagni tra gli editori e le altre parti in gioco (carrier, produttori di tablet e lo stesso consorzio) segue la scia di quanto già visto con Apple: il 70% dei ricavi spetterà alle società che decideranno di pubblicare riviste sulla nuova piattaforma, mentre il resto sarà suddiviso adeguatamente tra le restanti parti. A differenza del servizio di Cupertino, gli editori potranno attingere a piene mani alle informazioni sui propri lettori, ottenendo in questo modo un’importante arma per ottimizzare le campagne pubblicitarie sulle riviste elettroniche.