Nextbit è una startup di san Francisco fondata da due ex dipendenti Google che, insieme ad un ex designer di HTC, hanno realizzato Robin, il primo smartphone Android “cloud-first". L’obiettivo della campagna di raccolta fondi, avviata oggi su Kickstarter, è raggiungere i 500.000 dollari entri il 1 ottobre. Il prezzo retail sarà 399 dollari, ma sul sito di crowdfunding sono attualmente in vigore due offerte (299 e 349 dollari).
La principale differenza rispetto agli altri smartphone è rappresentata dalla gestione dello storage. Invece di fare affidamento sulla memoria flash o sulle microSD, gli utenti hanno a disposizione uno spazio virtualmente limitato. L’azienda offre inizialmente 100 GB gratuiti sul cloud, ma può aumentare nel tempo se occorre una maggiore capacità. Robin carica automaticamente app e foto sul cloud, considerando lo spazio libero sullo smartphone e la frequenza di utilizzo. L’upload viene attivato solo se il dispositivo è collegato all’alimentazione e alla rete WiFi, ma è possibile modificare queste impostazioni predefinite.
Molti servizi offrono opzioni di backup e sincronizzazione, ma Robin non richiede l’installazione di applicazioni. È sufficiente un tocco sull’icona grigia delle app per scaricare i contenuti dal cloud, e riportare dati e impostazioni sullo smartphone. L’utente può anche liberare spazio “on demand", invece di eliminare manualmente i contenuti multimediali.
Robin è uno smartphone di fascia medio-alta. La dotazione hardware comprende uno schermo IPS da 5,2 pollici con risoluzione full HD, processore Snapdragon 808, 3 GB di RAM, 32 GB di memoria flash, fotocamere da 13 e 5 Megapixel, WiFi 802.11ac, Bluetooth 4.0, NFC, LTE, altoparlanti stereo, porta USB Type-C e batteria da 2.680 mAh. Tutti i pulsanti sono rotondi, ad eccezione del pulsante di accensione, in quanto integra un lettore di impronte digitali.
Il sistema operativo è Android 5.1 Lollipop, aggiornabile a Marshmallow. L’interfaccia non è quella stock, ma gli utenti non troveranno nessuna app di terze parti. Il bootloader è sbloccato, quindi è possibile installare ROM alternative, come CyanogenMod. Le consegne inizieranno a gennaio 2016.