L’azienda californiana ha organizzato un evento a Milano per annunciare l’arrivo del popolare servizio che mette in contatto tra loro le persone che abitano nello stesso quartiere. Nextdoor è in pratica un social network per i vicini lanciato nel 2011 nella Silicon Valley e successivamente esteso a Germania, Francia e Paesi Bassi. L’Italia è dunque il quinto paese in cui gli utenti possono interagire con i membri della comunità locale tramite le app per iOS e Android.
Il funzionamento di Nextdoor è simile ai gruppi chiusi di Facebook, ma viene garantita una maggiore privacy. L’utente deve innanzitutto verificare se il suo quartiere è già presente, dopo aver inserito l’indirizzo di residenza. In tal caso viene accettata l’iscrizione previa verifica. Se invece il quartiere non è presente si può diventarne il membro fondatore e stabilirne i confini. L’accesso a Nextdoor è protetto da password e le informazioni (personali o generiche) condivise dai membri non sono pubbliche, quindi sono nascoste ai motori di ricerca.
Il social network viene oggi utilizzato in oltre 200.000 quartieri di Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania. Al momento ci sono in Italia oltre 350 quartieri e 30.000 vicini. Secondo una ricerca condotta da Research Now, il 67% degli italiani afferma di essere in buoni rapporti con i propri vicini, mentre il 22% sostiene che siano addirittura ottimi. Il 48% vorrebbe creare un legame di fiducia, il 19% vorrebbe allargare la propria cerchia sociale, il 19% vorrebbe sentirsi più coinvolto nella vita di quartiere e il 14% vorrebbe sapere di poter contare su qualcuno in caso di bisogno.
Nextdoor può essere sfruttato per trovare un gatto smarrito o una babysitter di fiducia, suggerire negozi, bar e ristoranti, vendere, comprare o regalare vestiti e oggetti usati, organizzare un aperitivo di quartiere, ricevere avvisi di sicurezza, dare o chiedere un passaggio in auto e offrire assistenza agli anziani. È invece assolutamente proibito usare il servizio come palcoscenico, ad esempio per fare campagna politica.
Ovviamente sono vietati insulti, discriminazioni, incitamento all’odio, dispute personali e gogne pubbliche. In caso di violazione delle linee guida e in seguito alle segnalazioni ricevute, Nextdoor può rimuovere il contenuto e limitare o sospendere l’account.