Google ha da poco presentato il Nexus 6, smartphone con Android 5.0 Lollipop costruito in collaborazione con Motorola, che vanta una caratteristica fondamentale per gli utenti: dispone di una batteria che si ricarica molto velocemente, in grado di fornire 6 ore di autonomia con soli 15 minuti di carica.
La tecnologia di ricarica rapida del Nexus 6 rappresenta uno degli elementi di spicco del nuovo phablet con cuore Android; è alimentata dal sistema Qualcomm Quick Charge 2.0 e dal Turbo Charging di Motorola, entrambi già introdotti nella seconda generazione del Moto X.
Secondo quanto dichiarato da Google nella pagina web ufficiale del prodotto, il Nexus 6 offre «fino a 6 ore di utilizzo con soli 15 minuti di ricarica. Con una grande batteria da 3220 mAh, otterrai più di 24 ore di utilizzo con una ricarica completa». L’autonomia generica è dunque più o meno alla pari con gli altri dispositivi concorrenti top di gamma, ma indubbiamente la possibilità di usarlo per sei ore con una ricarica veloce potrà fare comodo a moltissimi utenti, dato che nella vita frenetica di oggi si ha sempre poco tempo per connettere il proprio dispositivo mobile a una presa di corrente.
In particolare la tecnologia Quick Charge 2.0 sviluppata da Qualcomm «può ricaricare i dispositivi fino al 75% più velocemente», come sostenuto dal noto produttore di chipset. Il Nexus 6 di Google e Motorola sarà in vendita al prezzo di 649 dollari per il modello da 32 GB di storage, mentre quello da 64 GB sarà acquistabile a 699 dollari: il costo è pertanto alto ma giustificato dalle ottime caratteristiche pensate per tale terminale.
Nexus 6 è infatti un phablet con schermo da 5,96 pollici (risoluzione QHD, da 3560×1440 pixel), provvisto di un design semplice ed elegante e con una scocca resistente all’acqua. Basato sul nuovo sistema operativo Android 5.0 Lollipop, al suo interno si trova un processore quad-core Qualcomm Snapdragon 805 da 2,7 Ghz, 3 GB di RAM, fotocamera frontale da 2 megapixel e fotocamera posteriore con sensore da 13 megapixel, affiancato da doppio flash LED e da un sistema di stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS).