Nexus One, il primo “smartphone Android” lanciato direttamente da Google, sta facendo parlare molto di se grazie ad una ben riuscita campagna di marketing volta ad esaltare le sue caratteristiche tecniche.
Nelle sue specifiche è emerso il dato che questo dispositivo sarebbe compatibile con lo standard wireless 802.11n, cosa che ha fatto esultare tutti gli utenti che si prefiguravano uno smartphone ad alta velocità anche sulle reti LAN.
Così invece non è stato, perché sebbene il Nexus One monti il “chip Broadcom BCM4329” che supporta appunto lo standard 802.11n, HTC che ha costruito lo smartphone non ha abilitato il supporto a tale standard. Perché?
È una domanda a cui probabilmente non avremo mai una risposta ufficiale, ma va detto come abbiamo già avuto modo di dire in passato, che lo standard 802.11n per smartphone non è proprio lo stesso dei comuni access point.
Per un corretto funzionamento infatti, sono necessarie multiple antenne, cosa non possibile per ragioni di spazio negli smartphone moderni che dispongono di una sola antenna. Il WiFi 802.11n per dispositivi mobili dunque non porta quasi nessun beneficio, e infatti vengono dichiarate prestazioni quasi analoghe all’802.11g.
Quindi molto probabilmente tale supporto è stato disabilitato per garantire la massima compatibilità con gli altri standard lasciando abilitato appunto solo il supporto all’802.11g e b.