Nexus One. Inizia con questo nome il 2010. Inizia da Google, riparte dal mobile, guarda a Cupertino, affila le unghie contro l’iPhone. Il Nexus One è infatti il telefono con cui Google compie il primo passo, mettendo a frutto tutta una serie di tasselli accumulati nei mesi passati: la nascita di Android, lo sviluppo delle prime applicazioni, le trattative con i carrier, il divorzio definitivo con Apple. Tutto oggi converge attorno al nome nuovo della realtà mobile.
Bello e capace, forse non rivoluzionario. O almeno non per ora. Il Nexus One è infatti un passo fondamentale, il quale non introduce però alcunché di clamoroso sull’orizzonte già disegnato dall’iPhone. La grande novità, però, è nel fatto che il produttore sia Google e che il concetto stesso sia pertanto portatore di enorme potenziale in divenire. 130 grammi, processore Qualcomm QSD 8250 da 1Ghz, memoria flash e RAM da 512 MB, microSD da 4GB (espandibile fino a 32 GB), batteria removibile in grado di garantire 250 ore di stand-by e 7 ore di parlato sotto rete 3G.
Lo schermo è un WVGA AMOLED touchscreen da 3.7 pollici di diagonale e definizione 800×480 pixel. La videocamera integrata è una 5 megapixel con tanto di flash LED, autofocus, zoom, bilanciamento del bianco ed altre funzioni con tanto di integrazione diretta con Picasa e YouTube per un upload immediato ed intuitivo dei contenuti foto/video registrati.
Il Nexus One gira su Android 2.1 ed una breve immagine rende evidente il grado di integrazione con i servizi Google e la ricchezza di opportunità previste:
YouTube, per caricare e visualizzare video in mobilità; Gmail, per consultare ed inviare email; Calendar, per gestire la propria agenda; Car Home, per visualizzare le mappe ed accedere alle opzioni di navigazione. A tutto ciò vanno aggiunte le opzioni per l’ascolto musicale, per le chiamate vocali, per la chat e tutto ciò con cui sarà possibile arricchire il telefono tramite il marketplace delle applicazioni.
Non c’è il multitouch, ed è questa una prima grave pecca rispetto all’iPhone. C’è però un importante accento sul riconoscimento vocale, sul quale Google sembra fare affidamento. C’è un browser sempre più capace e conosciuto (Chrome), c’è il look&feel di un telefono che fin dall’esordio assoluto sembra capace di catturare l’attenzione del mercato.
La previsione sembra già essere stata formulata 5/6 milioni di Nexus One distribuiti nel solo 2010, l’anno del debutto assoluto. Per la presentazione alle masse, intanto, Google ha già armato il proprio arsenale predisponendo una apposita pagina sul sito ufficiale, una sezione per l’assistenza all’acquisto ed un utile canale dedicato su YouTube:
Il Nexus One sarà inizialmente distribuito negli Stati Uniti e nel Regno Unito oltre a Hong Kong e Singapore. Il fatto che la lingua italiana sia stata compresa tra quelle possibili sul telefono Google, però, lascia intendere come anche il nostro paese possa presto essere abilitato all’accesso al dispositivo. Per completare l’acquisto è possibile effettuare l’ordinativo online sull’apposita pagina del sito Google, accedendo tanto all’opzione libera (529 dollari il prezzo pieno) quanto ad un uso legato al carrier T-Mobile (179 il prezzo del telefono legato ad una opzione biennale con apposito piano dal costo di 79.99 dollari mensili).