NGN a rischio, le nuove reti in fibra ottica che dovrebbero offrirci la super banda larga potrebbero subire ulteriori ritardi a causa dei regolamenti dell’Unione Europea. Credit Suisse ha infatti dichiarato che i fondi di investimento che dovrebbero supportare lo sviluppo delle NGN sono preoccupati dai regolamenti europei in materia che di fatto non incentiverebbero gli investimenti in questo settore. Per Credit Suisse infatti i regolamenti europei, troppo tortuosi, non incentiverebbero le telco a lavorare per effettuare rapidamente il passaggio dal rame alla fibra ottica.
I regolamenti europei sarebbero infatti troppo a favore degli utenti finali e non si preoccuperebbero delle telco che saranno chiamate a investire ingenti fondi per la realizzazione delle NGN, fondi che dovranno essere trovati in qualche modo.
L’Unione Europea ha infatti più volte suggerito di abbassare i prezzi delle reti in rame per invogliare i player a investire nella fibra, ma abbassare i prezzi dell’accesso alla rete in rame significa anche dare meno soldi alle telco e quindi di riflesso meno soldi da investire anche nelle reti in fibra ottica. I fondi di investimento sono dunque della stessa linea delle telco di tutto il mondo e cioè che i prezzi della rete in rame non vanno abbassati, semmai il contrario e in ogni caso servono regole più certe e soprattutto stabili nel medio e lungo periodo.
Se dunque queste premesse non verranno soddisfatte è possibile che gli investitori si allontanino dai progetti di realizzazione delle NGN e quindi purtroppo è possibile che le reti in fibra ottica che tanto stiamo aspettando ritardino ancora un po’, questo nonostante gli investitori siano concordi nell’importanza della realizzazione delle nuove reti ultra veloci anche dal punto di vista dello sviluppo dell’economia europea.