In questi giorni è passata silenziosa una notizia molto interessante che riguarda lo sviluppo delle NGN italiane. Come sa, chi segue lo sviluppo delle reti di nuova generazione italiane in fibra ottica, l’approvazione del Memorandum of Understanding proposto dal Ministro Paolo Romani, prevedeva una consultazione pubblica con la creazione in seconda battuta di una società a capitale misto che avrebbe avuto il ruolo di coordinare i lavori per porre le basi delle NGN nostrane. In senso pratico, la società coordinerebbe la realizzazione delle infrastrutture passive che saranno comuni a tutti i provider.
Chi prevedeva difficoltà nel formare questa società, viste le posizioni differenti dei provider sull’argomento, si sbagliava, la società è stata costituita, o meglio è stata decisa la sua forma. La novità è proprio la sua composizione, che sarà a maggioranza pubblica.
Per chi teme un ritorno alle vecchie strutture pubbliche, non c’è da preoccuparsi, perché la presenza dello Stato sarà a termine. Il modello scelto è stato definito come uno “Stato imprenditore a tempo“. La società vedrà partecipare lo Stato, e nella fattispecie la Cassa Depositi e Prestiti, ma solo per 10 anni e poi la società verrà aperta al mercato.