Ad Alex Ferguson, padre indiscusso della ciurma dei Red Devils del Manchester United, non piace che i propri pupilli debbano subire le angherie del mondo esterno. Per difendere i suoi giovani da ogni possibili minaccia, dunque, Sir Alex ha chiesto ai suoi di chiudersi all’interno dell’Old Trafford e di evitare contatti liberticidi con tutto ciò che viene da fuori. E una sentenza giunge su tutte: si chiudano i rapporti con MySpace.
La notizia è stata ripresa dalla Gazzetta dello Sport citando una fonte del Daily Star: «il boss è convinto che i ragazzi possano mettersi nei guai visitando siti di networking, dove la gente va per conoscersi. Lui ha fiducia nei suoi giocatori ma, al tempo stesso, non vuole che questi possano correre il rischio di trovarsi in una situazione imbarazzante perchè costretti magari a parlare di cose che non dovrebbero. Del resto, su questo genere di siti, ognuno può fingere di essere qualcun altro e naturalmente ci sono anche un sacco di ragazze là fuori che non vedono l’ora di mettersi con un calciatore, per la vita che fa e i soldi che ha. Ferguson lo sa benissimo e per questo motivo vuole che i suoi giocatori rimangano concentrati sul loro lavoro, vuole che pensino solo al calcio e basta».
La decisione si è abbattuta per la precisione su Johnny Evans, Danny Simpson e Kieran Richardson (19, 20 e 22 anni), coloro i quali con maggiore assiduità portavano il proprio profilo pubblicamente sul social network di proprietà di Rupert Murdoch. Nessun veto alla presenza mediata sul web, insomma, ma per i giovani rampolli di Manchester non sarà più possibile agire come ragazzi “normali” e frequentare le chat senza un filtro intermediario a tutelarne l’immagine e la vita privata: i rispettivi profili su MySpace saranno conseguentemente abbandonati in ossequio ad una regola di spogliatoio. Una volta in ritiro erano vietate le donne, ma c’è a questo punto da immaginarsi che anche i pc subiranno eguale ostracismo.