Si mette male per Kodak, la leggendaria azienda di fotografia che da oltre 131 anni ha trasformato le foto in un hobby per le masse, che non è riuscita a resistere alla travolgente onda scatenata dall’arrivo di competitor esteri e dalla rivoluzione tecnologica digitale.
Incapace di sbloccare il bandolo della matassa alla ricerca di nuove soluzioni per contrastare la sempre più forte concorrenza, Kodak si è trovata in un vicolo cieco ed è adesso costretta ad affrontare un grave dissesto finanziario che potrebbe avere, secondo alcune voci, effetti devastanti per la storica società, la quale potrebbe addirittura dichiarare bancarotta.
Il Wall Street Journal riporta come Kodak si sia rivolta all’avvocato Jones Day per considerare alcune opzioni di ristrutturazione per rimettere in sesto l’azienda, o nel peggiore di casi, addirittura la bancarotta. Quest’ultima pessimistica possibilità è stata immediatamente smentita dai vertici del colosso statunitense, che ha però confermato di aver richiesto una consulenza legale.
La situazione è complicata. Kodak si è vista costretta negli ultimi tempi a richiedere un prestito permanente di 160 milioni di dollari dalla sua linea di credito, e le quotazioni sono immediatamente crollate in borsa dopo la diffusione delle ultime notizie. Sono state adottate inoltre misure straordinarie di emergenza per proteggere il debito dell’azienda dal default.
Il fallimento della società, oggi, è tutt’altro che un’ipotesi remota.