Le interpretazioni possono essere molte, ma la notizia è una soltanto: LG rinvia l’uscita di un tablet proprio. Annunciato per il mese di gennaio ed indicato come possibile protagonista del Consumer Electronic Show di Las Vegas, il tablet in realtà viene posticipato e da LG non giunge alcuna nuova roadmap. Rinviato a data da destinarsi, cioè probabilmente affondato: il concept andrà rivisto e rimodulato, ed a questo punto il progetto potrebbe cambiare alla radice.
Il tablet LG avrebbe dovuto arrivare sul mercato dotato di sistema operativo Android. In realtà ora LG sembra incolpare proprio Android per i ritardi accumulati nello sviluppo del device: sebbene il progetto sia pronto e l’hardware affinato a puntino, il software in realtà non convince e si è optato pertanto in un rinvio senza nuove scadenze ufficiali da dare in pasto alla stampa. L’annuncio stesso è privo di firma: giunge da un responsabile del gruppo, ma la fonte intende rimanere anonima.
Google in realtà l’aveva ammesso in tempi non sospetti: Android non è ancora pronto al 100% per approdare al mondo dei tablet nelle sue piene potenzialità. La sfida con l’iPad potrebbe pertanto essere zoppa, ma ciò non ha evitato a Google di proporre comunque il proprio sistema operativo nel comparto. Con esiti differenti: Samsung scommette, LG passa invece la mano.
Il gruppo spiega di essere in contatto con Google ed entrambe le parti sono d’accordo sul fatto che Android “Froyo” 2.2 non rappresenti l’anima giusta per il device LG. Ma non si va oltre: il tablet è rinviato ed almeno in linea teorica la prossima versione di Android potrebbe meglio sposare le attese del gruppo e gli standard qualitativi auspicati. A questo punto, però, non si vedrà un tablet LG sul mercato almeno fino alla metà del 2011.
Ed il Financial Times è a tal proposito estremamente pungente: LG ed altri gruppi potrebbero essere ormai irrimediabilmente in ritardo. Il treno dei tablet pc è ormai partito ed i nomi dominanti sono probabilmente destinati a gestire con relativa facilità il mercato conquistato. Se così fosse, per LG l’errore potrebbe essere simile a quello sofferto con gli smartphone, quando è stato soprattutto il ritardo (e non certo la qualità) a minare alla base le possibilità di mercato del gruppo.