Wind, lasciando scadere i tre diritti di pausa in suo possesso, durante la terza giornata dell’asta, si è ritirata dalla gara, insieme al gruppo Toto costruzioni. Dopo questo abbandono rimangono in gara Telecom Italia ed Elettronica industriale (del gruppo Mediaset), che mantengono la loro strategia d’asta.
Non si conosce, e non si spiega, il motivo per cui Wind ha rinunciato alla gara durante la fase d’asta.
Certo è che se consideriamo la presenza di Wind come operatore fisso, con una propria rete e copertura (ADSL infostrada) in continua espansione, la focalizzazione su tale rete, e il futuro incerto di una tecnologia radio, che non piace a tutti, vista anche l’espansione della banda larga che realmente sta avvenendo, possiamo in parte spiegare il ritiro di Wind e la non partecipazione all’asta di altri grandi operatori.
Personalmente ritengo che il WiMax non sarà il futuro per le connessioni a banda larga, soprattutto vedendo l’estensione che stanno prendendo tecnologie come l’HSDPA e l’LTE che potrebbero rappresentare la vera soluzione a quelle zone non ancora raggiunte dall’ADSL tradizionale.