I rapporti tra Inghilterra e Nigeria si arricchiscono di una pagina quantomeno buia: le truffe informatiche provenienti dal paese africano (il cosiddetto ‘Nigerian scam’ molto noto anche in Italia) sarebbero infatti in forte aumento e l’ammontare del danno avrebbe raggiunto solo nel 2005 quota 275 milioni di sterline (406 milioni di euro).
Secondo quanto riportato da Reuters, il destinatario dei messaggi via mail attraverso cui viene affondato il tentativo di truffa «si sente proporre il guadagno di una commissione in cambio di un aiuto al mittente per il trasferimento fondi. La vittima deve inviare dettagli bancari o anche contanti, chiaramente per pagare funzionari corrotti, dopo di che il conto bancario della vittima viene svuotato». La varietà delle truffe sarebbe molto elevata e tra le varianti si segnalano le curiose offerte di parte del tesoro di Saddam Hussein o di denaro saccheggiato dopo gli attentati dell’11 Settembre.
Il report relativo della BBC spiega che ogni singola vittima delle frodi nigeriane perde in media 31.000 sterline. Lo studio citato è stato prodotto dalla Chatham House (RIIA, ovvero Royal Institute of International Affairs), presso cui si sottolinea il fatto che i due paesi coinvolti non starebbero facendo abbastanza per ridurre il problema: la proposta è quella di una sollecita collaborazione affinchè tramite la cooperazione si trovi il modo di approfondire le indagini circa i responsabili ed il traffico di questo mercato nascente dallo spam.