E’ arrivato il momento, per Nikon, di rinnovare la sua ammiraglia: ne avevamo parlato anche ad inizio anno, quando la D6 era tra le possibili fotocamere in programma per il 2019-2020. Ora è ufficiale: è in corso lo sviluppo della D6, rivelata (per ora) nella sola estetica dal colosso di Minato, insieme al teleobiettivo NIKKOR 120-300mm f/2,8 FL ED SR VR. Due prodotti che sicuramente Nikon rilascerà in occasione delle attese Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno, una scadenza importante per la quale tutti i principali produttori si stanno preparando al meglio.
Non è tutto qui: nel 2019 ricorre infatti il ventesimo anniversario della linea D. Risale al giugno 1999 il lancio della D1, una fotocamera che, oltre ad inaugurare un’epoca per Nikon, aveva la peculiarità di essere dotata di un sensore da 10,8 megapixel. Un valore di risoluzione spropositato per l’epoca, che però mediante pixel binning restituiva immagini di 2,7 megapixel: più nitide e definite, con un miglior rapporto segnale-rumore (ed una sensibilità massima di 1600 ISO). Negli anni successivi il progresso ha fatto il suo corso, con una gamma sempre più ampia ed avanzata.
La D6 dunque ha un grande peso da portare sulle sue spalle, specialmente in un periodo in cui il settore DSLR è stato messo in crisi dallo sviluppo delle mirrorless. Ancora non sappiamo nulla sotto l’aspetto tecnico ma, come suggerisce Nikon nel suo comunicato, non c’è dubbio sul fatto che essa sia destinata ad essere la reflex più evoluta in assoluto nella storia del produttore.
Il NIKKOR 120-300mm f/2,8 FL ED SR VR, dal canto suo, sarà un’ottica sportiva molto avanzata, un telezoom che quasi sicuramente darà il meglio di sé proprio in coppia con la nuova FX. Le caratteristiche più evidenti sono nel nome: apertura costante su tutta l’escursione focale, stabilizzazione e comparto ottico all’avanguardia con elementi ED e trattamento alla fluorite. Non ci resta, dunque, che aspettare qualche tempo.