Nelle ultime settimane di dicembre si è parlato più volte del cosiddetto “problema flare” che affligge la Nikon D750. In breve, fotografando in ambientazioni dove è presente una forte luce, in prossimità del bordo superiore delle immagini compare un bagliore innaturale, che talvolta finisce per rovinare la qualità dello scatto. Il produttore giapponese ha raccolto le segnalazioni degli utenti, avviando un’indagine per capirne le cause.
Oggi si torna a parlarne poiché sulle pagine del sito ufficiale è comparso un comunicato che annuncia l’intenzione di risolvere il problema. Chi ne è afflitto (non tutte le unità sembrano soffrirne) potrà rivolgersi all’assistenza tecnica entro fine gennaio, beneficiando di un’analisi delle componenti interne e di un’eventuale correzione in modo del tutto gratuito.
Il 29 dicembre 2014 abbiamo annunciato il nostro impegno nel trovare una soluzione per il problema riscontrato da alcuni utenti, ovvero una luce molto intensa posizionata vicino al bordo superiore delle immagini quando si fotografano scene con luci molto intense come il sole o ambienti fortemente illuminati. A volte compaiono bagliori con una forma innaturale negli scatti effettuati con la fotocamera D750.
Per correggere questo problema Nikon ispezionerà senza alcun costo le componenti dedicate alla schermatura della luce e sistemerà la posizione del sensore autofocus. Daremo il via al servizio alla fine di gennaio e presto annunceremo ulteriori dettagli, incluse le istruzioni per richiederlo.
Nell’ultima parte del comunicato Nikon si scusa con i propri clienti, riconoscendo dunque che non si tratta di un problema dall’entità trascurabile, ringraziandoli per la pazienza fin qui dimostrata.
Ci scusiamo sinceramente per qualsiasi inconveniente causato da questo problema, chiedendovi di continuare a pazientare ed essere comprensivi.
Non resta dunque che attendere il rilascio di ulteriori informazioni per capire quando e in che modo sarà possibile risolvere in modo definitivo il problema della reflex. Non sarà dunque necessario ricorrere a soluzioni artigianali come quella mostrata nel filmato in streaming di seguito, correndo oltretutto il rischio di danneggiare le componenti interne della fotocamera.