Il sistema di autenticazione delle immagini implementato da Nikon in alcune sue fotocamere professionali è stato bucato, mettendo di fatto a rischio l’impiego di questi prodotti in ambito legale, dato che la tecnologia in questione viene utilizzata anche per verificare l’autenticità delle fotografie da prendere in considerazione nelle aule dei tribunali.
A scoprire la falla nel sistema proprietario di Nikon e a dare una dimostrazione di come sia possibile renderlo inutile è stata l’azienda russa Elcomsoft, che ha dichiarato di essere riuscita ad estrarre la chiave di verifica rendendola collegabile a qualsiasi immagine, anche se diversa da quella originale. Dunque, secondo Elcomsoft, la chiave originale può essere estratta e associata a tutti i file che si desiderano, rendendo così impossibile distinguere quelli autentici da quelle modificati.
Per dimostrare la fondatezza delle sue osservazioni, l’azienda russa ha pubblicato una foto che mostra la copertina dell’album “Abbey Road”, dei Beatles, con dei pupazzi di plastica che camminano su una strada fatta con i Lego al posto del quartetto che attraversa le strisce pedonali come nella versione originale. Elcomsoft ha subito fatto notare la cosa a Nikon, ma il gruppo giapponese non avrebbe risposto, secondo quanto spiegato da Olga Koksharova, direttore marketing e delle vendite:
All’inizio eravamo sicuri che Nikon si sarebbe interessata a questo problema e che in qualche modo avrebbe collaborato. Tuttavia non abbiamo ricevuto alcuna risposta per un periodo di tempo piuttosto lungo, così abbiamo deciso di pubblicare le nostre scoperte e renderle disponibili al mondo intero, dato che a qualcuno potrebbero interessare.
La falla sarebbe comune a diversi modelli Nikon che supportano il sistema di autenticazione delle foto, quindi le Nikon D3X, D3, D700, D300S, D300, D2Xs, D2X, D2Hs e le reflex Nikon D200.