Il Nintendo 3DS non è finora riuscito a raggiungere gli obiettivi previsti da Nintendo e ne sono state vendute solamente 700.000 unità nel giro degli ultimi tre mesi. Un numero davvero esiguo per un handheld che veniva definito come “rivoluzionario”, pertanto il colosso nipponico ha deciso di correre ai ripari e dare una spinta alle vendite effettuando un forte taglio di prezzo. Dal 12 agosto, il Nintendo 3DS passerà da 249 a 169 dollari ed anche in Italia verrà attuata la medesima politica.
Nintendo attua insomma una riduzione del prezzo pari al 30% per invogliare i consumatori all’acquisto e, in aggiunta, annuncia un programma di risarcimento per tutti coloro i quali hanno acquistato la console portatile in questi mesi dal lancio, che prevede il download gratuito di 10 giochi NES tra cui Super Mario Bros., Donkey Kong Jr., Balloon Fight, Ice Climber e The Legend of Zelda) e altrettanti per Game Boy e Game Boy Advance (Yoshi’s Island: Super Mario Advance 3, Mario Kart: Super Circuit, Metroid Fusion, WarioWare, Mega Microgame$, Mario vs. Donkey Kong e via dicendo). Basterà connettersi all’eShop Nintendo entro il 12 agosto per registrarsi al programma di risarcimento ed avere così accesso gratuito a tali titoli.
Il 3DS non è stato accolto bene dall’utenza e non ha saputo raccogliere l’eredità del campione di vendite DS, sicuramente per un prezzo considerato troppo alto per ciò che l’handheld offre e per un parco software non in grado di attrarre i videogiocatori. L’uso della tecnologia 3D non riesce ad essere quel valore aggiunto che spinge l’utenza a precipitarsi all’acquisto della nuova piattaforma, e i titoli che sono stati lanciati in questi mesi non hanno saputo sfruttare appieno le tre dimensioni; Nintendo tenterà pertanto di attrarre gli hardcore gamer e al contempo i giocatori casuali non solo con l’importante taglio del prezzo, ma anche con titoli di sicuro impatto quali quelli del brand Mario, come il nuovo Mario Kart 3D, Super Mario Bros per 3DS, Mario & Sonic e inoltre Kid Icarus: Uprising, che usciranno fra novembre e dicembre, secondo quanto appena annunciato dalla società.
Se da una parte la console Wii non vende più e Nintendo dovrà attendere oltre un anno per cominciare nuovamente a guadagnare denaro con il successore Wii U, sempre se riuscirà ad ottenere un buon riscontro sin dall’inizio, dall’altra parte il gruppo sperava di recuperare terreno con il nuovo 3DS, ma nell’ultimo trimestre ha registrato una nuova perdita netta pari a circa 25,5 miliardi di yen.
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