La finanza non ha gradito gli annunci Nintendo all’E3. Il gruppo, a poche ore dalla presentazione di Los Angeles, vede infatti punite le proprie strategie ed il titolo cade di oltre quattro punti percentuali portandosi ai minimi dell’anno.
La caduta sembra poter essere identificata nell’incertezza che ha accompagnato la presentazione della nuova console Wii U, la seconda generazione della Wii sul cui destino pesa gravemente l’enorme successo ottenuto dalla prima versione. La Wii U è infatti un concetto nuovo e per molti versi diverso. Diverso, soprattutto, poiché complesso: aggiunge molti aspetti alla semplicità progettuale della prima Wii, il che ne differenzia l’impatto con il mercato e la digeribilità del concept da parte degli analisti. Troppi dubbi, insomma, per poter reggere alle pressioni di investitori che pretendono risposte.
Bobby Kotick, CEO Activision Blizzard, spiega di aver lavorato a contatto con Nintendo e di essere sicuro delle potenzialità della nuova console: lo schermo aggiuntivo è qualcosa in grado di aggiungere valore all’esperienza di gioco ed il gruppo è pronto a sviluppare titoli in grado di sfruttare appieno le nuove potenzialità della console. Rimane, tuttavia, il dubbio per cui la Wii U (prevista sul mercato non prima della seconda metà del 2012) non riesca a cogliere la sfida concorrenziale di Xbox e PS3 vanificando i successi della prima versione.
I tempi sono ciò che mettono più pressione sugli analisti: le vendite della Wii sono in calo, Kinect è un pericolo immediato e Nintendo non ha al momento armi con cui difendersi. Tale situazione è destinata a riverberare effetti negativi sui prossimi bilanci ed i primi investitori iniziano così a tirare i remi in barca. Ed il valore ne risente fin dal primo giorno dopo l’E3.
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