Quando si è iniziato a parlare di Nintendo NX, prossima piattaforma videoludica dell’azienda giapponese, Satoru Iwata l’ha definita come un “nuovo concept” e non come un rimpiazzo per le piattaforme attualmente in commercio, ovvero Wii U e 3DS. Un brevetto depositato nei mesi scorsi presso USPTO (United States Patent and Trademark Office) e svelato oggi dall’ente d’oltreoceano sembra poter fornire qualche prima informazione concreta in merito.
La documentazione fa esplicito riferimento ad una console senza lettore per dischi. In altre parole, Nintendo potrebbe scegliere vie differenti per la distribuzione dei giochi. La più probabile è quella legata allo streaming, già sperimentata fin dagli anni scorsi da realtà come OnLive e Gaikai. Il brevetto parla infatti in modo chiaro di una sempre più capillare diffusione delle connessioni ADSL e della fibra ottica, che consentirebbe di spostare l’elaborazione del comparto grafico, di quello sonoro e la gestione degli input dal processore della piattaforma locale a quello di un server remoto, inviando in tempo reale le immagini sullo schermo dell’utente, senza lag.
Il sistema di esempio include un hard disk interno per lo storage di programmi o dati, un’unità di comunicazione per la trasmissione e il ricevimento di programmi e/o dati attraverso un network e un processore per l’esecuzione dei programmi salvati nel disco fisso in modo da eseguire il gioco. Il sistema di esempio non è fornito di un lettore di dischi per leggere programmi e/o dati da un supporto ottico.
Come sempre, quando si tratta di proprietà intellettuali depositate presso l’USPTO, il tutto è comunque da prendere con le pinze. Potrebbe trattarsi di un’idea non destinata alla commercializzazione, oppure di un progetto che non ha nulla a che vedere con NX. Sta di fatto che Nintendo, consapevole di non aver replicato il successo ottenuto da Wii con il successore Wii U, ha bisogno di premere con decisione sul pedale dell’innovazione per recuperare il terreno perduto nei confronti dei rivali Sony e Microsoft, che con i brand PlayStation e Xbox continuano a cannibalizzare il mercato del gaming su console.