No. Non si tratta di un refuso né di un grossolano errore: Nintendo PlayStation è il nome di un progetto realmente esistito e che affonda le sue radici nella seconda parte degli anni ’80 (più precisamente nel 1988), nato dalla collaborazione tra Sony e Nintendo, ma mai arrivato a debuttare in via ufficiale sul mercato.
La partnership tra le due realtà aveva come obiettivo quello di produrre un accessorio destinato allo SNES in grado di leggere supporti ottici chiamati Super Disc o SNES-CD. Una collaborazione che non andò mai in porto, poiché Nintendo preferì optare per siglare un rapporto con Philips, mentre Sony fu costretta a ripiegare sulla creazione di una console propria: da lì l’origine del brand PlayStation. Il resto è storia.
La breve partnership portò comunque alla creazione di un hardware, sotto forma di prototipo, scovato per la prima volta nel 2015 e ora riportato in vita dal programmatore Ben Heck, come si può vedere dal filmato in streaming di seguito (la parte più interessante inizia al minuto 8:15). La piattaforma è in grado di eseguire due giochi: Magic Floor e Super Boss Gaiden, nel primo caso si tratta di un puzzlegame e nel secondo di un picchiaduro.
Heck è stato in grado di riparare le parti non funzionanti della circuiteria, così da permettere alla Nintendo PlayStation di gestire correttamente gli input e gli output. Una vera chicca per i retrogamer e per tutti gli appassionati del mondo videoludico, un pezzo più unico che raro, che in qualche modo ha contribuito a forgiare l’evoluzione del mondo dei videogame, pur senza raggiungere mai il mercato. Quasi impossibile immaginare come potrebbe essere oggi il settore del gaming se la console si fosse trasformata in un prodotto commerciale: si provi a ipotizzare un ibrido tra l’attuale Switch e la PS4. Fantascienza.