Nintendo potrebbe aver fatto chiudere l'emulatore Ryujinx

Nintendo è sempre in prima linea nella lotta agli emulatori per Switch. Dopo Yuzu, il gruppo giapponese potrebbe essere responsabile della chiusura di Ryujinx.
Nintendo potrebbe aver fatto chiudere l'emulatore Ryujinx
Nintendo è sempre in prima linea nella lotta agli emulatori per Switch. Dopo Yuzu, il gruppo giapponese potrebbe essere responsabile della chiusura di Ryujinx.

Nintendo è impegnata ormai da tempo nella lotta agli emulatori per la console Switch e pare che nelle scorse ore sia riuscita a centrare un nuovo, importante obiettivo. A quanto pare, l’azienda giapponese sarebbe responsabile della chiusura dell’emulatore Ryujinx, i cui contenuti sono letteralmente spariti dal Web senza alcun preavviso e senza una chiara motivazione.

Da alcune ore la pagina di download di Ryujinx è infatti vuota, mentre lo spazio del progetto su GitHub non esiste più. Gli unici indizi sono stati pubblicati sulla pagina X e su Discord, dove uno dei collaboratori ha dichiarato che Nintendo avrebbe offerto un accordo a GDKChan, l’autore di Ryujinx, per convincerlo a bloccare lo sviluppo dell’emulatore.

Il messaggio che conferma la chiusura del progetto

Nel messaggio non vi è alcuna conferma dell’accettazione dell’accordo, ma l’improvvisa sparizione del materiale relativo a Ryujinx lascia pensare che la proposta abbia avuto successo e che quindi il progetto sia stato fermato in via definitiva.

https://twitter.com/RyujinxEmu/status/1841188744126480428

Da parte sua, Nintendo non ha confermato né smentito il proprio ruolo nella vicenda. È quindi impossibile dire se l’accordo di cui si parla abbia previsto dei compensi economici per convincere la controparte a chiudere il progetto. Non si può inoltre escludere che da parte dei giapponesi vi sia stata la minaccia di intentare delle cause legali per proteggere il business legato alla console Switch.

A prescindere da come si siano svolte le cose, lo stop al progetto dell’emulatore Ryujinx conferma che nessuno è intoccabile, nemmeno gli sviluppatori residenti in paesi che non ostacolano questo tipo di iniziative, come nel caso di GDKChan e della sua nazionalità brasiliana.

Ricordiamo che Nintendo non è nuova ad azioni di questo tipo, dato che già lo scorso marzo l’azienda di Kyoto riuscì a far chiudere Yuzu, un popolare emulatore considerato da molti il concorrente diretto di Ryujinx.

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