Aggiornamento: Nintendo ha smentito l’indiscrezione, la produzione di Wii U continuerà.
L’era di Wii U sta per giungere al termine. La console non si è mai dimostrata capace di conquistare una fetta considerevole di market share, oscurata dal successo del predecessore Wii e poco supportata dalle software house di terze parti. Nintendo sembra aver deciso di interrompere la produzione della piattaforma in modo definitivo nei prossimi giorni, più precisamente venerdì 4 novembre.
Si tratta al momento di un’indiscrezione non confermata, riportata sulle pagine del sito Eurogamer, ma che riprende una notizia circolata nei primi mesi dell’anno. Dando un’occhiata alla distribuzione, i dati aggiornati al 30 settembre parlano di 13,36 milioni di unità in tutto il mondo (circa 800.000 nell’anno fiscale 2016, secondo le previsioni). Per fare un paragone, GameCube arrivò a 21 milioni, Nintendo 64 a 32 milioni e Wii addirittura a 101 milioni. Lanciata a fine 2012, Wii U fece registrare un buon interesse al debutto sul mercato, ma in breve tempo fu chiaro che la console war nell’epoca next-gen sarebbe stata combattuta solo dalla PlayStation 4 di Sony e dalla Xbox One di Microsoft.
Ora le risorse e gli investimenti del gruppo si concentreranno principalmente su Nintendo Switch, la console ibrida svelata nelle scorse settimane, oltre che sul proseguire il supporto alla linea 3DS/2DS che continua a far riscontrare un notevole interesse. La nuova piattaforma arriverà sul mercato nel mese di marzo, ad un prezzo non ancora specificato. Le ultime informazioni in merito parlano della presenza di un display touchscreen con risoluzione 720p e diagonale da 6,2 pollici per il gioco in mobilità e della mancata retrocompatibilità, almeno al lancio. Maggiori dettagli saranno diramati in occasione di un evento già fissato per gennaio.
Nintendo tenterà di dire la propria anche in ambito mobile, con il lancio di giochi e applicazioni. Queste le strade percorribili per il brand di Super Mario, da sempre protagonista del mondo videoludico.